10/10/13

FOREVER YOUNG


Giovani ribelli (Kill your darlings )”, ovvero la nascita della Beat Generation

Le premesse per un grandissimo successo ci sono davvero tutte: un cast semi-stellare di giovani del nuovo cinema americano, una storia appassionante (quella di un gruppo di amici - poi diventati i creatori del movimento letterario piu imprortante del ventesimo secolo), una trama avvincente. Con queste credenziali “Giovani ribelli (Kill your darlings)” si presenta nelle sale cinematografiche di tutta Italia.
Protagonista centrale è Daniel Radcliffe che interpreta il ruolo di un giovanissimo Allen Ginsberg, uno dei fondatori della cosiddetta Beat Generation, ovvero quel movimento artistico che ha caratterizzato tutta la cultura giovanile dagli Anni '50 in poi.
La storia è quella di quattro giovani studenti della Columbia University (a New York) che, ispirati dall'esempio di Walt Whitman e della "setta dei poeti estinti" ma soprattutto dalla “Visione” di Yeates, sfidano le regole rigidissime della più potente Università Americana, finendo per diventare a loro volta una fonte inesauribile di ispirazione per le generazioni successive. I quattro studenti sono Allen Ginsberg, appunto, interpretato da un ottimo Daniel Radcliffe, Lucien Carr (Dane DeHaan), William Burroughs (Ben Foster), Jack Kerouac (Jack Huston). Già paragonato al celebre “L'attimo fuggente”, il film di Peter Weir interpretato nel 1989 da Robin Williams nel ruolo di un professore che spinge i suoi alunni a seguire il proprio istinto, in realtà qui non c'è un insegnante che stimola i suoi allievi alla ribellione, ma al contrario sono loro che si ribellano agli insegnamenti classici ed obsoleti (dal loro punto di vista) del Professor Steeves. E dalla lettura della “Visione” di Yeates, trarranno spunto per dare vita ad una “Nuova visione” in cui vengono ribaltati tutti i canoni letterari. Tra loro c'è anche la presenza – sempre più ingombrante - di David Kammerer, professore costretto a lavorare come bidello, scrittore ombra (nonché amante) di Lucien Carr, che segnerà in maniera drammatica la vita di tutti loro.
Giovani ribelli” è uno di quei film di cui si parlerà molto, e a lungo. E' un film che racconta un aspetto della Beat Generation decisamente poco noto, ma determinante per capire – ad esempio – da dove parte “L'urlo” di Ginsberg. Un film da vedere con attenzione per capire tante piccole sfaccettature che hanno poi dato vita ad un movimento culturale cosi importante e innovatico come la Beat Generatiom.
A conferma di ciò il Premio come film evento delle Giornate degli Autori a Venezia con una motivazione che lo definisce “un’opera di forte creatività autoriale in grado, grazie a una rigorosa scelta di stile e ad originalità di approccio, di segnare la nuova stagione del cinema americano in cui sono rispettate le ragioni del pubblico, della cinefilia, della memoria culturale del secolo. Forte di uno spettacolare gioco d’attori, della forza della colonna sonora, di una cinematografia spiazzante e raffinata, il film è diventato un autentico evento nel contesto della 70 Mostra del Cinema”. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

E anche Harry Potter è cresciuto, diventando un tipo decisamente poco raccomandabile! :-)
Sono molto curiosa di vedere il film, ancora di più adesso che ho letto la tua recensione.

M.