01/02/08

La bella FAMIGLIA italiana





Eccoli, la famiglia più bella, più corretta, più leale, coerente e onesta d'Italia, quella che rappresenta l'1,46% (uno virgola quarantasei per cento) degli italiani ma che per uno sgarbo personale ha fatto cadere un governo. Fantastici! Manca un solo componente al quadretto di famiglia, l'altro figlio, Pellegrino, ma anche lui è bello, corretto, leale, coerente e onesto. Fino a prova contraria.
Continuo a chiedermi come si possa dormire tranquilli, come ci si possa guardare ogni mattina allo specchio ed essere fieri di se stessi, come non ci si vergogni neanche un po' di fronte alla gente, quella che ti porta a dire in tv: "Io sono di Caserta, ho dato 6 voti a Mastella, è un farabutto, un voltagabbana...", come ci ha mostrato Blob in questi ultimi giorni. Ma evidentemente io, che non appartengo all'1,46% degli italiani di cui sopra, sono diversa.
Vi invito a leggere lo scritto che mi è arrivato questa mattina via e-mail e vi invito anche a ripensare all'intervista che ci hanno mostrato tutti i telegiornali d'Italia in cui il "povero" Elio (Mastella) veniva brutalmente e irriguardosamente aggredito dalla "Iena" Sortino (Alessandro). Lui sì, raccomandato dal padre che è stato per anni alla FIEG (Federazione italiana editori e giornali), non il povero Elio, laureato in ingegneria a 24 anni con 110 e lode e impiegato di settimo livello con uno stipendio di 1880 euro al mese, sì avete letto bene mille e ottocento ottanta euro al mese. Un poveraccio. E che iena quel Sortino, davvero un personaggio bieco, scorretto, maleducato e rosicone (come si dice a Roma). "Ma di che stiamo parlando", si chiedeva sconsolato e vessato il povero ingegnere "so tre lingue". Tutto questo lo abbiamo visto in tv, peccato però che non ci abbiano fatto vedere anche l'altra metà del servizio realizzato da Alessandro Sortino il raccomandato, che Mediaset si è ben guardata dal trasmettere nel programma per cui era stato realizzato ("Le Iene", appunto), portando Sortino alle dimissioni. Sarebbe stato bello e interessante, oltre che giusto, sentire cosa contestava la "Iena" Sortino al "povero" Mastellino. Ma non ce lo hanno fatto vedere, né sentire. Forse gli contestava quello che è stato riportato nella mail di cui vi parlavo sopra e che vi riporto integralmente qui di seguito. Invitandovi, ovviamente, a farla girare tra i vostri amici e conoscenti, che siano di destra, di sinistra, di centro o apolitici.


Il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo hanno due figli, Elio e Pellegrino. Pellegrino è sposato a sua volta con Alessia Camilleri. Una bella famiglia come le altre, ma con qualcosa in più.
Per sapere cosa, partiamo dal partito di Clemente che, come i più informati sanno, si chiama Udeur. L'Udeur, in quanto partito votato dall'1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato con denaro pubblico. Si chiama "Il Campanile", con sede a Roma, in Largo Arenula 34. Il giornale tira circa 5.000 copie, ne distribuisce 1.500, che in realtà vanno quasi sempre buttate. Lo testimoniano il collega Marco Lillo dell'Espresso, che ha fatto un'inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a due passi dal parlamento, sia un'altro nei pressi di Largo Arenula. Dice ad esempio il primo: "Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho
mai venduta una, vanno tutte nella spazzatura!".
A che serve allora -direte voi- un giornale come quello?
Serve soprattutto a prendere contributi per la stampa.
Ogni anno Il Campanile incassa 1.331.000euro. E che fara' di tutti quei soldi, che una persona normale non vede in una vita intera di lavoro? Insisterete ancora voi. Che fara'? Anzitutto l'editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con
un giornalista di grido, un giornalista con le palle, uno di quelli capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un opinionista, insomma. E così ha fatto. Un contratto da 40.000 euro all'anno. Sapete con chi? Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all'Ordine dei Giornalisti, opinionista e anche segretario del partito. Ma è sempre
lui, penserete! Che c'entra? Se è bravo! Non vogliamo mica fare discriminazioni antidemocratiche. Ma andiamo avanti.
Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente. Quindi sarà necessario spendere qualcosa per i viaggi. Infatti Il Campanile ha speso, nel 2005, 98.000 euro per viaggi aerei e trasferte. Hanno volato soprattutto Sandra Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell'ordine. Tra l'altro, Elio Mastella è appassionato di voli. Era quello che fu beccato mentre volava su un aereo di Stato al gran premio di F1 di
Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella sua veste di amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli. Ed Elio Mastella, che ci faceva sull'aereo di Stato? L'esperto di pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva!
Quindi, tornando al giornale. Le destinazioni. Dove andranno a fare il loro lavoro i collaboratori de Il Campanile? Gli ultimi biglietti d'aereo (con allegato soggiorno) l'editore li ha finanziati per Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere papà e mamma a Cortina, alla festa sulla neve
dell'Udeur.
Siamo nell'aprile del 2006. Da allora -assicura l'editore- non ci sono
più stati viaggi a carico del giornale. Forse anche perché è cominciata la curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si avvicinava ai conti de Il Campanile.
Ve lo ricordate il magistrato De Magistris? Quello a cui il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l'inchiesta? Ve lo ricordate? Bene,proprio lui!
Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine.Infatti Il Campanile ha speso 141.000euro per rappresentanza e 22.000euro per liberalità, che vuol dire regali ai conoscenti. Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del Casale, aziende di Summonte, il paese dei cognati del ministro: Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale Giuditta.
Ma torniamo un attimo agli spostamenti. La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata) di proprietà di Pellegrino Mastella fa benzina per 2.000euro al mese, cioè una volta e mezzo quello che guadagna un metalmeccanico. Sapete dove? Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta proprio dietro l'angolo della villa del Ministro, quella con il parco intorno e con la piscina a forma di cozza. E sapete a chi va il conto? Al giornale Il Campanile, che sta a Roma. Miracoli dell'ubiquità. La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sede del giornale.
A quanto è stata comprata dal vecchio proprietario, l'Inail, e a quanto è stata affittata all'editore, Clemente Mastella. Chi l'ha comprata, chiedete? Due giovani immobiliaristi d'assalto: Pellegrino ed Elio Mastella.
Mauro Montanari-Corriere d'Italia/News ITALIA PRESS

>> BISOGNA FARLE GIRARE STE COSE x TUTTI SIA A DESTRA CHE SINISTRA...
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>> GRAZIE


Ringrazio il collega Mauro Montanari che si è dato la bega di informarci di tutto ciò e aspettiamo con ansia la favola della compravendita.
E intanto Alessandro Sortino è il "raccomandato" e i giornali fatti dai giornalisti professionisti, bravi seri e professionali (come Sortino) senza finanziamenti dello Stato chiudono per mancanza di soldi. E' proprio vero povero ingegnere "so tre lingue", ma di che stiamo parlando?
Che bel paese l'Italia!