28/08/08

Yes we can (2)



Anche il vecchio senatore Ted Kennedy, pur gravemente malato, ha voluto sostentere la candidatura di Barack Obama alla Presidenza con un discorso che ha commosso i democratici americani:

"Eleggendo Obama avremo la garanzia che ogni americano, dal nord al sud, dall'est all'ovest, giovane o vecchio, avrà una qualità dell'assistenza sanitaria come un diritto fondamentale e non come un privilegio. Amici democratici, amici americani, è meraviglioso essere qui con voi stasera. C'è una nuova ondata di sfide che ci aspetta e se prenderemo la direzione giusta raggiungeremo la nostra destinazione: non una semplice vittoria per il nostro partito, ma il il rinnovamento della nostra nazione. A novembre la torcia sarà passata di nuovo ad una nuova generazione di americani. E vi prometto che il prossimo gennaio sarò in aula alla ripresa dei lavori del Senato degli Stati Uniti".

YES, WE CAN


"Io e Barack siamo stati educati con gli stessi valori: che devi lavorare sodo per ottenere ciò che vuoi nella vita, che la parola data è un vincolo, che se prometti qualcosa lo dovrai mantenere e che devi trattare ogni persona con dignità e rispetto anche se non sei d'accordo con loro".

Questo è un breve passaggio del discorso che Michelle Obama, la moglie di Barack, ha tenuto all'apertura della Convention Democratica che si sta svolgendo in questi giorni a Denver, nel Colorado. Un messaggio di speranza, di fiducia, di fede nei confronti non soltanto di un uomo che ama ma anche di un paese che vorrebbe veder cambiare. E considerando che - da che personalmente ho memoria - quel paese influenza tutto il mondo, anche noi dobbiamo seguire con attenzione cosa sta succedendo. Perché una nuova amministrazione repubblicana sarebbe un dramma anche per noi, per tutto il mondo, per tutti quelli che amano gli States e che magari nel corso di questi ultimi 8 anni non ci sono più andati per non trovarsi in un paese diverso da quello che hanno sempre sognato e conosciuto negli anni precedenti.