23/02/15

LA VITA E' UN DESIDERIO

Le leggi del desiderio
di Silvio Muccino
con: Silvio Muccino, Nicole Grimaudo, Maurizio Mattioli, Carla Signoris

Esce il 26 febbraio il nuovo film di Silvio Muccino (anche questo scritto in collaborazione con Carla Vangelista), “Le Leggi del Desiderio” commedia che racconta la nostra Italia in crisi. Crisi economica, di identità e di valori.  A tenere insieme le singole vicende dei protagonisti sono i desideri, ognuno diverso da quello dell’altro. C’è Matilde (Nicole Grimaudo), giovane e imbranata assistente - e amante - di un uomo affascinante e sposato, che sogna una famiglia; c’è Luciana (Carla Signoris), timida e timorata segretaria di un vescovo che sogna di diventare una grande scrittrice di romanzi hot; c’è Ernesto (Maurizio Mattioli), venditore disoccupato di 60 anni che sogna di tornare a lavorare per sentirsi ancora utile. E poi c’è  Giovanni Santon (Silvio Muccino) che è un personal coach, a metà strada tra un guru e un cialtrone, un po’ hippie  e un po’ uomo in carriera, che vuole dimostrare di essere un personaggio autentico e non un pagliaccio. Per questo organizza con il suo editore (quello stesso Paolo di cui è innamorata Matilde) una sorta di talent show televisivo dove proverà come tutti (soprattutto Matilde, Luciana ed Ernesto che sono i tre selezionati) con i giusti stimoli e un adeguato training, possano raggiungere i propri desideri. Ma attenzione a formularli bene, perché poi non si torna indietro. E la tua vita – inevitabilmente – cambierà per sempre. E così accadrà per tutti i personaggi del film,  compreso Giovanni che vedrà andare in frantumi molte delle sue convinzioni.
Muccino jr. confeziona una commedia garbata e divertente, scegliendo ottimi attori, assolutamente perfetti nei loro rispettivi ruoli. Compresi Luca Ward (il cinico Paolo di cui è innamorata Matilde), Paola Tiziana Cruciani (Maria, la moglie disabile di Ernesto) e Carlo Valli (il padre malato e incontenibile di Giovanni).
Non sarà un film prodotto a Hollywood, ma è piacevole ben fatto e ben recitato.



20/02/15

Un disservizio imbarazzante (e molto costoso!)

Oggi ha potuto constatare di persona l'inutilità - o meglio la totale inadeguatezza - del servizio (se così si può definire) offerto da Enjoy. Questa mattina ho ritirato - in fretta perché avevo un appuntamento di lavoro alle 8.15 - una Fiat 500 in Viale Carso e solo dopo essere partita - ribadisco, andavo di fretta e questa evidentemente è la mia colpa più grande - mi sono resa conto che la macchina era a corto di carburante. Arrivata a destinazione (via Raffaello Sardiello, una stradina a ridosso di via Aurelia) scopro che non posso terminare il noleggio perché fuori della zona consentita. Perfetto, ci sta, metto l'auto "in sosta" e vado all'appuntamento. Quando la riprendo chiamo un operatore per chiedere come fare rifornimento, mi risponde che non è previsto alcun rimborso né tantomeno è possibile rifornirsi in un distributore Eni e addebitare a Enjoy il costo del carburante (come invece consente l'analogo servizio Smart Car2Go). L'unica cosa che posso fare è trovare un'altra auto ed effettuare il cambio dopo aver verificato che sia fornita di benzina. E già questo mi sembra poco corretto. Vado comunque in ufficio (via dei Maffei, una traversa privata dell'Aurelia, all'altezza del famoso Hotel Ergife) e provo a parcheggiare per 4 volte ma ogni volta il noleggio non può essere terminato perché è fuori zona (dentro Roma, comunque, nel quartiere Aurelio-Boccea, CAP 00165). Richiamo l'operatore che mi dice che sono fuori zona. Ribatto che è pieno di vetture Smart Car2Go e che sono dentro Roma, mi risponde "Non ha capito: lei è fuori zona, controlli la mappa". Benissimo, al di là della maleducazione dell'operatrice che ti dice sostanzialmente che sei un imbecille, o quantomeno sorda, sto guidando e non posso consultare alcuna mappa. Proseguo fino a che non riesco a trovare un parcheggio in Circonvallazione Aurelia (quasi a piazza Carpegna): evviva è in zona!!! Posso terminare il noleggio (per un totale di € 23,50) e andare a piedi in ufficio!!!
Inutile dire che quella di oggi 
a) è stata l'ultima volta che usufruirò del (dis)servizio Enjoy;
b) che mi sarebbe di gran lunga convenuto prendere non 1 ma 2 taxi (avrei comunque speso di meno e risparmiato anche tempo e stress);
c) che pubblicizzerò quanto più mi sarà possibile il disservizio Enjoy dissuadendo - per quanto nel mio piccolissimo - chiunque.
Perché non ho preso una Smart Car2Go questa mattina? Semplicemente perché purtroppo la Enjoy era più vicina!