24/11/09

LETTERA APERTA A CARLO ANTONELLI, DIRETTORE DI ROLLING STONE ITALIA

Questo è il testo della lettera che ho inviato oggi a Carlo Antonelli e a tutti i componenti della redazione di Rolling Stone Italia, dopo aver deciso (loro tutti) chi è la rockstar dell'anno (e averla pubblicata sulla copertina del numero attualmente in edicola).


Bravi, davvero. Ho sempre pensato, fin dal primo numero uscito in versione italiana, che foste riusciti a rovinare il PIU' BEL GIORNALE DI CULTURA ROCK DEL MONDO. Adesso, con questa geniale idea che avete avuto di mettere in copertina - come rockstar dell'anno - colui che sta portando il nostro paese alla distruzione completa, ne ho la conferma definitiva: ci siete riusciti. Bravi, lo avete distrutto, con questa copertina (ma anche con la linea editoriale che portate avanti dal primo numero, fatta eccezione per le cose che evidentemente riprendete dall'edizione originale e fate tradurre)lo avete reso lo zimbello dell'edicola, un giornale frivolo, banale, senza anima, esattamente l'opposto del Rock'n'Roll.
Ma del resto, se il direttore commentando la scelta della copertina dichiara "Come giornale di stile rock'n'roll non siamo interessati ai profili morali di questa designazione. Ci interessa molto di più l'icona pop", si spiega tutto. Ecco Antonelli, magari provi a fare un giornale pop senza però usurpare una testata storica e leggendaria come Rolling Stone. Oppure faccia il giurato, l'"opinionista" in qualche bel "talent show" televisivo o in qualche programma di moda (anche le sfilate che sono così numerose a Milano vanno bene), ma lasci stare il Rock'n'Roll, lo stile di vita Rock'n'Roll, perché non è proprio il suo pane quotidiano.
Oppure devo pensare che vendete così poco che pur di arrivare su tutti i quotidiani, su tutti i tg, e - presumibilmente, prossimamente - su tutti i periodici,vi abbia indotto a calarvi le braghe di fronte al sire in maniera così avvilente?
Anche in questo caso, Antonelli, il Rock'n'Roll è proprio distante anni luce da lei e dal giornale che fa.
Meno male che c'è l'edizione originale di Rolling Stone, almeno su quella non può mettere bocca...
Grazie per l'attenzione



p.s. Mi auguro (e vi auguro) che l'editore americano possa presto ritirarvi la licenza alla pubblicazione in Italia. Magari la danno a un editore e a uno staff editoriale più competente di voi.

20/11/09

Una lettera di Salvatore Borsellino

Ho letto e pubblico anche sul mio blog, questa lettera che Salvatore Borsellino (fratello di Paolo) ha messo in rete e che spiega perché sia necessario partecipare alla manifestazione del 5 dicembre prossimo a Roma con la quale si chiedono le dimissioni di Berlusconi.

Il popolo delle "Agende Rosse" scende in piazza a Roma il 5 dicembree - di Salvatore Borsellino

Ci ho riflettuto a lungo ma alla fine ho capito che non possiamo non partecipare alla manifestazione del 5 Dicembre a Roma.
La spinta finale a questa decisione è stato l'incontro a Londra con i ragazzi italiani costretti a lasciare un paese che non riesce ad assicurare loro un lavoro per andare a lavorare in Inghilterra, costretti a lasciare il loro paese per andare in un "altro paese" a cercare una stampa libera, dei mezzi di informazione non monopolizzati e asserviti, un parlamento in grado di votare delle leggi, una democrazia e non un regime mascherato da democrazia, un paese governato da un premier e non da un satrapo, un paese nel quale la legge è, per quanto possibile, ancora eguale per tutti, un paese in cui i magistrati sono rispettati e non vilipesi e quotidianamente aggrediti e minacciati, un paese in cui le leggi che vengono votate servano per tutti e non per uno soltanto. E che purtroppo in questo paese devono anche subire lo scherno di chi non riesce a capcitarsi come gli Italiani abbiano potuto scegliere e conttinuino in buona partre a sostenere un uomo, il capo del Governoch eper loro è un personaggio da operetta mentre in realtà è per noi l'attore principale di una cupa tragedia.
Non è stata un decisione semplice la mia, personalmente ritengo che continuare ad accusare il presidente del Consiglio di frequentazioni di minorenni, di utilizzo di prostitute pagate dai suoi lacchè, di compenso di prestazioni sessuali tramite nomina a posti di governo e via andando non sia che una maniera di far perdere di vista il vero problema, cioè che questo governo sta continuando a pagare le cambiali di una trattativa conclusa con la criminalità organizzata e condotta da una delle due parti a forza di bombe e di stragi per alzare il prezzo della trattativa stessa e indurre, chi aveva avuto l'oscena idea di avviare questa trattativa ad una resa incondizionata.
Si continua a discutere di processo Mills, di processo breve, di lodi di vario nome quando il vero problema è che chi è alla guida del governo dovrebbe essere indagato per essere uno dei mandanti occulti delle stragi del '92 e del '93 e dovrebbero essere messi alla luce i suoi rapporti con la criminalità organizzata. Quella criminalità organizzata che oggi gode i frutti di quella trattativa e che farebbe fare la fine di Salvo Lima a chi i patti stipulati non li rispettasse fino all'ultimo.
Questa manifestazione non è organizzata dai partiti, è nata spontaneamente dalla rete, dall'iniziativa di alcuni bloggers, e noi che dalla rete siamo partiti e che che la rete utilizziamo come base operativa per le nostra battaglie, che utilizziamo la rete come i partigiani utilizzavano le montagne, non possiamo restare nelle nostre postazioni ad osservare i nostri compagni che si buttano in questa battaglia.
Dobbiamo prendere le nostra armi, le nostra Agende Rosse levate in alto, e andare a combattere anche noi. Abbiamo combattuto e abbiamo vinto a Palermo, abbiamo impedito agli avvoltoi di posarsi ancora sul luogo della strage, abbiamo combattuto e abbiamo vinto a Roma, da soli con le nostra Agene Rosse abbiamo riempito delle nostra grida di RESISTENZA le strade e le piazze di Roma, ora, come un corpo speciale, dobbiamo scendere in mezzo agli altri ed essere riconoscibili per evitare che la manifestazione venga strumentalizzata dai partiti, ancora una volta dobbiamo essere noi a strumentalizzare loro. Questa è una manifestazione della Società Civile e la presenza del nostro simbolo, l'Agenda Rossa, servirà a riaffermarlo,
Noi non chiediamo le dimissioni di Berlusconi, chiediamo che Berlusconi possa essere processato per i suoi crimini e le nostre Agende Rosse saranno in piazza per proteggere quei magistrati che anche sui suoi crimini stanno indagando e che per questo sono ad altissimo rischio.
Noi dobbiamo essere la loro scorta.



Dopo aver letto questa lettera, ho ringraziato Salvatore Borsellino, a nome degli italiani onesti

12/11/09

Potere alla parola e alla bellezza

Mi sono chiesta spesso nel corso degli anni se avessi fatto la scelta giusta. Tante volte in tanti ambiti diversi, ma soprattutto in quello universitario. Ma non era meglio fare economia? Adesso avrei un lavoro piu stabile e meglio remunerato. O forse architettura? Avrei fatto una carriera migliore. No, sarebbe stata meglio giurisprudenza, con tutte le possibilità e le applicazioni che ti offre. O ancora medicina, con la capacità che ho di asccoltare gli altri (dicono) sarei stata (forse) un'ottima psicoterapeuta. E se avessi fatto invece odontoiatria? Sarei molto piu ricca. Poi una sera ti metti a sentire Roberto Saviano che parla in tv e capisci che la scelta che hai fatto è stata la migliore che potessi fare. Capisci, anzi ti ricordi, perché l'hai fatta quella scelta: perché null'altro al mondo ti rende piu libera della conoscenza, perché niente ti apre la mente piu della lettura, perché la letterattura, la scrittura ti fanno diventare una persona migliore. Così come la bellezza. Ed è con le parole che generano la bellezza che si raggiunge la libertà. Perché attraverso il pensiero, il ragionamento, si arriva alla comprensione. Per questo gli scrittori, i giornalisti, i libri fanno tanta paura agli assetati di potere, a chi vuole sottomettere gli altri, a chi non vuole essere giudicato, a chi si crede al di sopra di tutto e di tutti, ai bugiardi, a chi usa la violenza come unica forma di comunicazione. E ti senti orgogliosa allora di aver scelto di studiare la letteratura, le lingue straniere, le parole: perché tutto questo ti arricchisce molto piu di qualsiasi parcella o prestazione ben pagata. Un grazie sentito a Roberto Saviano che attraverso i suoi racconti ci fa capire sempre che stiamo dalla parte giusta.

05/11/09

LO SPAZIO BIANCO

Ho visto Lo Spazio Bianco, di Francesca Comencini. Un film sull'attesa, sulla solitudine, sull'egoismo, sulla solidarietà, sulla speranza. Un film bellissimo, intenso e poetico come forse solo le donne sanno fare. Bellissima la regia della Comencini, straordinaria l'interpretazione di Margherita Buy. Tutti gli altri sono dei comprimari, descritti attraverso i loro gesti, le loro parole e soprattutto i loro vestiti. E si capisce di più da come si vestono chi sono in realtà, che dalle loro azioni. Ottimo il lavoro delle costumiste che disegnano perfettamente i singoli personaggi anche con pochi indumenti o piccoli particolari. Fin dalla prima scena si capisce che la vita di Maria è fatta di delusioni, abbandoni, attese, solitudine, speranza. E lo si capisce anche dall'abito che indossa e dal nastrino di velluto che vezzosamente si è messa intorno al collo per andare a ballare, da sola. Balla da sola ma quel laccetto così delicato e vistoso al tempo stesso potrebbe dischiuderle le porte del paradiso. O di quello che lei crede che lo sia.
Una storia "sentita" da regista e protagonista, così tanto che si ha quasi l'impressione, da spettatore, di entrare nel loro mondo, quasi fossi un invadente ficcanaso. Poi man mano che scorrono le immagini ti accorgi che quella potrebbe essere la tua di storia. E allora cominci ad entrare nella vita di Maria (Margherita Buy) e ti cali nei suoi panni, ti senti lei. Capisci che anche tu sei in perenne attesa. Che qualcosa inizi, o che finisca. Capisci che se ti guardi intorno di solitudine ne vedi tanta, tantissima, e forse ti senti meno solo. Capisci che anche di egoismo ce n'è tanto, tantissimo e provi orrore e compassione. Capisci che però anche la solidarietà è lì dietro l'angolo, più di quanta tu posa immaginare, perché ti arrriva da chi non te lo aspetti. Eppure c'è, ed è tanta, tantissima. E provi gioia e sollievo. In un'alternarsi di emozioni che ti prendono dall'inizio alla fine del film: da quando Maria balla sulle note di "Call Me" dei Blondie, ai titoli di coda. Potenza delle belle storie, delle belle immagini, del bel cinema. Ti emozioni e ti commuovi come se assistessi alla storia della tua migliore amica o alla tua. Cominici a pensare anche tu che la speranza possa essere l'unica via per uscire dal tunnel, o quantomeno che sia indispensabile per sopportare l'attesa, la solitudine, l'egoismo e per trovare la solidarietà. Una delle frasi che ricorrono più spesso è "Aspetto che mia figlia nasca, o muoia", e il film è tutto giocato sulla sottilissima linea che separa la vita dalla morte. Una linea invisibile che demarca e determina non soltanto la nostra vita ma anche quella di chi ci sta intorno.

13/10/09

Eurispes Rapporto Italia 2009 smentisce Berlusconi crolla consenso del Governo

Visto che i nostri mezzi (cosiddetti) d'informazione hanno ritenuto opportuno non diffondere questi dati, almeno noi blogger facciamoli conoscere


Eurispes Rapporto Italia 2009 smentisce Berlusconi crolla consenso del Governo. Il 70% degli italiani non crede nel Governo in carica.


Oggi a Roma l’Eurispes istituto privato di studi politici, economici e sociali, senza fini di lucro, ha presentato il “Rapporto Italia 2009” che da ventun’anni fotografa la società italiana. Con gli stipendi più bassi d’Europa per gli impiegati e da capogiro per troppi manager il rapporto rileva che più del 70% degli italiani non crede nel Governo in carica. Dunque un dato importantissimo che smentisce categoricamente i dati sul consenso a questo Governo che Berlusconi sbandiera ai quattro venti ogni giorno.

Dal rapporto emerge una una realtà nazionale caratterizzata da stipendi bassi, precariato e assenza di lavoro. Mentre le retribuzioni in Italia risultano le più basse d’Europa, gli stipendi dei livelli dirigenziali risultano quasi quattro volte superiori a quelli degli impiegati che operano nello stesso comparto. Un divario che cresce ulteriormente se si guarda ai top manager con compensi 243 volte maggiori delle retribuzioni medie.

Solo il 12,4% ritiene che la flessibilità nel lavoro sia uno strumento per eliminare la disoccupazione. Per la maggioranza questa peggiora le possibilità occupazionali dei giovani e rende il lavoro più incerto.

Quasi la meta’ degli italiani boccia l’uso dell’energia nucleare. Con motivazioni differenti, affermano di essere contrari alla attivazione di centrali sul nostro territorio il 45,7% dei cittadini, a fronte del 38,3% dei favorevoli. In particolare, le motivazioni di quanti si oppongono al nucleare sono il non ritenere questa una soluzione rapida per risolvere i problemi connessi all’energia (18,4%) e il timore dei rischi che una tale scelta comporterebbe (27,3%).

Inoltre dal Rapporto Italia 2009 emerge che il 58,9% degli italiani si dice favorevole al riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali. Un dato importante che rileva come gli italiani siano molto più avanti di coloro che siedono in Parlamento. La maggioranza degli italiani afferma – dice l’Eurispes – di considerare l’omosessualità una forma di amore come l’eterosessualità”, e meno di un italiano su 10 (9,3%) la considera immorale.

La Chiesa di Papa Benedetto XVI, invece, registra un forte calo da un anno all’altro, passando dal 49,7% del 2008 al 38,8% di quest’anno. Le “aree deboli” del consenso, per il Vaticano, sono soprattutto il Nord – Ovest (fiducia al 25,9%) e coloro che si dicono di sinistra (fiducia al 23,1%). Al contrario, il sostegno è più forte tra gli over 65enni (51,7%), nel Sud Italia (60,7%) e tra quanti si dicono politicamente di centro (56,3%).

La notizia sul rapporto Eurispes di oggi è stata già censurata dai principali media on line, Corriere.it e Repubblica.it infatti, sono tra le prime testate on line a non dare la notizia nella loro homepage.

Il Ministro Maroni ha, infatti, rubato la scena dell’attenzione della stampa con il “traffico di organi di bambini” – notizia gravissima – ma che in queste ore sta eclissando tutte le notizie drammatiche che arrivano sulla recessione negli Usa e sicuramente occuperà le prime pagine dei quotidiani di domani e le aperture di tutti i tg di prima sera. E’ una notizia che cerca ovviamente di distrarre gli italiani da tutto il resto.

11/10/09

Il mio pensiero per Maurizio

E adesso che sei dovunque sei chissà se ti arriva il mio pensiero...
Ti ho conosciuto per Ligabue e ho capito subito che eri una persona eccezionale. Un Artista con la A maiuscola, un eccellente professionista, ma anche una persona semplice, sincera, generosa, disponibile che aveva quella capacità di mettere le persone immediatamente a proprio agio che solo i piu grandi hanno. Quella generosità d'animo che non hanno i superbi, quella delicatezza che solo le persone educate hanno, quella sensibilità che solo le persone speciali posseggono. E tu speciale lo eri davvero. Sempre sorridente, sempre pronto a dare una mano a chiunque, che fosse il personaggio di turno da fotografare (e tu li hai fotografati tutti i grandi e i piccoli della musica) o la persona sconosciuta che veniva a chiederti uno scatto da pubblicare su un libro. Io appartenevo alla seconda categoria ma tu trattavi tutti allo stesso modo: con grande gentilezza, con l'educazione che ti contraddistingueva, con il sorriso da uomo buono e generoso che eri. E lo si capiva subito che tu eri proprio così come ti presentavi, che quella non era una facciata ma una solida e splendida realtà. E immediatamente chi ti incontrava si sentiva tuo amico, capiva che di te poteva fidarsi e che da te avrebbe sempre trovato una porta aperta, sui tetti di Roma. E non importava se sarebbero passati anni, bastava reincontrarsi, anche solo casualmente, per capire, per provare che tu non avresti mai deluso le aspettative. Perché tu non hai mai deluso le aspettative di chi ti chiedeva qualcosa. Mancherai alla tua famiglia, ai tuoi amici, al tuo bellissimo cane e alla tua compagna, immensamente. Ma mancherai anche, tantissimo, a tutti quelli che - come me - hanno avuto la fortuna di trovarti sulla loro strada almeno una volta nella vita. Ci mancheranno le tue chiacchiere, i tuoi sorrisi, la tua sincerità, la tua generosità, la tua capacita di rendere questo mondo un po' migliore. Ci resteranno, invece, le tue foto, la tua visione del mondo, la tua filosofia di vita. E queste cose ci aiuteranno a rendere questo mondo un po' migliore...
Buonanotte Maurizio, e buon viaggio.

02/10/09

IL DECRETO LEGGE "ANTICRISI"è passato per soli 20 voti e in aula mancavano 23 deputati del Partito Democratico!

Sono a dir poco (e per mantenermi educata) indignata dal comportamento di questi 23 geni del PD che non si sono presentati in aula per votare contro (in quanto opposizione) l'ennesimo decreto disgustoso, quello cosiddetto anticrisi che introduce lo scudo fiscale. Vale a dire se sei un evasore fiscale, o un ladro o un criminale che ha portato i soldi all'estero, puoi farli rientrare in Italia pagando il 5%! Ma come si fa? Dove stavano? Che dobbiamo pensare? Che hanno preso i soldi per non presentarsi e non votare? Ma non si vergognano (domanda retorica, certo che no altrimenti sarebbero andati in aula). Vorrei sapere i loro nomi, guardarli in faccia perché rappresentano anche me (PURTROPPO). Ma come si fa ancora a votare PD dopo una cosa del genere? Come si può dar ancora fiducia a 'sta gente? Ma chi cazzo sono 'sti banditi, conniventi con quell'altra massa di banditi che governa?
Che non votino i parlamentari della maggioranza è ovvio, che non votino un decreto così quelli dell'UDC non mi stupisce, ma che 23 "democratici" non si presentino in un momento così importante, per votare un decreto come questo è vergognoso, disgustoso, immorale, indecente, avvilente, insultante per chi paga le tasse, per chi è onesto, per chi va a votare convinto che si possano ancora cambiare le cose democraticamente in un paese come questo.
Evidentemente questi signori e queste signore non sanno cosa sia la vergogna, il disgusto, la moralità, la decenza, la dignità, il rispetto, l'onestà, la speranza. Non ne hanno - evidentemente - la minima idea. E non hanno giustificazione.
Mi auguro che il prossimo segretario del partito (se ce ne sarà ancora uno, di partito e di segretario) voglia espellerli.
Questi sono i nomi da ricordare e da ringraziare:

Ileana Argentin
Paola Binetti
Angelo Capodicasa
Gino Bucchino
Enzo Carra
Lucia Coldurelli
Stefano Esposito
Giuseppe Fioroni
Sergio D'Antoni
Antonio Gaglioni
Dario Ginefra
Oriano Giovanelli
Gero Grassi
Antonio La Forgia
Linda Lanzillotta
Marianna Madia
Margherita Mastromauro
Giovanna Melandri
Lapo Pistelli
Massimo Pompili
Fabio Porta
Giacomo Portas


Grazie veramente, a nome di tutti quelli che pagano - da sempre - le tasse. E un ulteriore ringraziamento da tutti quelli che oltre a pagare le tasse vi hanno anche votato.


P.S. In realtà Furio Colombo (all'inizio indicato come assente) era presente alla votazione e ha votat contro. Quindi i deputati scellerati sono 22, quelli indicati

23/07/09

BROOOOOOOOOCEEEEEEEEEEEEEEEEEE



GRAZIE A DIO C'E' BRUCE


Roma 19 luglio 2009
Domenica d'estate come ce ne sono tante, anche se questa non é nemmeno particolarmentee calda. Nelle strade non c'è nessuno, almeno fino alle 6/6 e mezza del pomeriggio quando l'adrenalina comincia a farsi sentire. L'appuntamento è con gli amici di sempre, quelli con cui hai condiviso il bello e il brutto della tua vita. In piu ci sono quelli di passaggio, quelli che vivono all'estero e stanno in vacanza qui e allora come fai a perderti il concerto di Bruce nella tua hometown? Si lascia la spiaggia e si arriva a Roma, oltretutto lo show inizia alle 10. Mai successo a Roma, ma ci sono i mondiali di nuoto e allora per scongiurare spostamenti quantomeno fantasiosi (si era parlato dell'Ippodromo di Capannelle o addirittura dello stadio di Napoli) ecco l'idea di far iniziare Bruce per un comodo ed esaltante dopocena. Idea apprezzabile, devo dire, un po' meno per tutti quei colleghi (quello seri) dei quotidiani e delle agenzie di stampa che dovranno fare salti mortali per evitare figuracce clamorose. Bruce è uno che non si è mai risparmiato e anche in questo tour, alle soglie dei suoi 60 anni, il concerto dura 3 ore. Senza pause. La tensione cresce con l'avvicinarsi allo stadio. Facciamo in tempo a prenderci un aperitivo, parlando di come aprirà il concerto, di quali pezzi sceglierà, di come ci travolgerà ancora una volta. E l'inizio - alle 10.30 - è davvero travolgente: in uno stadio sufficientemente pieno ma straordiariamente entusiasta, partono le note del Maestro Morricone, C'era una volta il West, film capolavoro di Sergio Leone musicato altrettanto magistralmente dal compositore romano di cui Bruce è grande estimatore. Brividi lungo la schiena perché mentre si dipanano le note morriconiane, scorrono immagini dell'America che abbiamo sognato tutti (quelle delle grandi distese, dei canyon, dei cieli immensi dai mille colori) e sfilano i musicisti della legendary E Street Band. E poi finalmente arriva lui: lo accoglie un boato da brivido e una standing ovation di quelle che si riservano solo ai grandissimi. Da lì in poi - one two three four - c'è posto solo per il rock. Bruce è incontenibile, irrefrenabile, strepitoso. Gioca col pubblico, urla la sua passione, canta in un crescendo di emozioni straordinarie. Il pubblico lo segue con una dedizione e una gioia che non ha uguali nel panorama musicale mondiale. Bruce si diverte, si appassiona, si commuove, quando parla della gente dell'Aquila che ha perso tutto, e a cui dedica My city of Ruins, una canzone che Bruce ha scritto una decina di anni fa, pensando a tutte quelle città americane di provincia divorate dalla crisi che già allora mostrava i suoi effetti. Poi ci fu quello stramaledetto 11 settembre e Bruce la fece diventare una sorta di inno alla speranza per New York, inserendola nello splendido album The Rising. Oggi la dedica a L'Aquila, e sembra scritta apposta. I ragazzi dell'Aquila che tramite la nostra radio (Città Futura) e Steve Van Zandt gli hanno fatto avere una lettera avvincente e appassionata ringraziano. E anche tutti noi che siamo lì con il groppo in gola per la tristezza per una tragedia naturale e per la rabbia di vivere in un paese dove non si riesce mai a fare le cose seriamente e quando vengono giu palazzi, scuole e case non c'è mai un colpevole.



There is a blood red circle
On the cold dark ground
And the rain is falling down
The church door's thrown open
I can hear the organ's song
But the congregation's gone
My city of ruins
My city of ruins

Now the sweet bells of mercy
Drift through the evening trees
Young men on the corner
Like scattered leaves,
The boarded up windows,
The empty streets
While my brother's down on his knees
My city of ruins
My city of ruins

Come on, rise up! Come on, rise up!
Come on, rise up! Come on, rise up!
Come on, rise up! Come on, rise up!

Now's there's tears on the pillow
Darlin' where we slept
And you took my heart when you left
Without your sweet kiss
My soul is lost, my friend
Tell me how do I begin again?
My city's in ruins
My city's in ruins

Now with these hands,
With these hands,
With these hands,
I pray Lord
With these hands,
With these hands,
I pray for the strength, Lord
With these hands,
With these hands,
I pray for the faith, Lord
We pray for your love, Lord
We pray for the lost, Lord
We pray for this world, Lord
We pray for the strength, Lord
We pray for the strength, Lord

Come on
Come on
Come on, rise up
Come on, rise up
Come on, rise up
Come on, rise up
Come on, rise up
Come on, rise up
Come on, rise up
Come on, rise up
Come on, rise up


Il finale è sconvolgente: c'è Born to run cantata a squarciagola da tutto lo stadio, per l'occasione nteramente illuminato, c'è la piu bella canzone mai scritta sull'amicizia - Bobbie Jean - c'è una versione assolutamente incredibile di Twist and Shout alla fine della quale hai solo la forza di pensare che bello, tra due giorni si rivive tutto a Torino!

17/07/09

Little Steven in diretta su Radio Città Futura




Sabato 18 luglio dalle 10.30 alle 12.30 Steve Van Zandt ospite in diretta a "Le strade di Roma"

Il leggendario chitarrista di Bruce Springsteen, Steve Van Zandt, arriva a Roma alla vigilia dei 3 concerti italiani di Bruce e della E Street Band e partecipa al programma radiofonico da me condotto insieme a Marco Moretti. Appuntamento sabato 18 luglio alle 10.30 sui 97.700 di Radio Città Futura. Al programma parteciperanno anche Leonardo Colombati, autore di "Come un killer sotto il sole" (Sironi Editore, il libro definitivo su Bruce Springsteen, e Giampaolo Castaldo, altra voce "rock" di Radio Città Futura.

09/07/09

4 luglio 2009

Erano tanti anni che non vedevo Francesco De Gregori dal vivo, il mio autore italiano preferito, quello che a 14 anni mi fece comprare il mio primo disco con i miei soldi. Quel disco si chiamava Rimmel, aveva una copertina a righe verticali bianche e nere e proprio al centro una foto antica, in un ovale, di una ragazza antica. Che strana copertina, pensai, che significa, perà mi piaceva. Ritrovarlo sul palco, stranamente e inconsuetamente disinvolto col pubblico, quasi affabile direi, è stata un po’ una sorpesa, bella però. Riscoprire le canzoni che ti hanno fatto crescere, ed emozionarti ancora una volta nel sentirle. Ritrovarti a pensare al tuo passato, a quante volte hai sentito e cantanto le canzoni di De Gregori, a quante volte lo hai visto in concerto, pensare al tuo presente a quanto sia tutto cambiato adesso. Un tempo ascoltavi De Gregori e sapevi che davanti avevi un grande futuro, o almeno che ce l’avevi un futuro. Oggi non è piu così sicuro e soprattutto non è piu così grande, il futuro. Trovi al concerto una signora di 92 anni in prima fila, così piccola e minuta nel suo baschetto verde che non riesce neanche a toccare terra con i piedi sospesi in un paio di ballerine dorate. E trovi anche un ragazzino d 15 anni che applaude composto ma entusiasta e pensi cosa posso avere io in comune con un ragazzo nato nel 1994. Cosa significa per loro Francesco De gregori. Per me ha significato tanto, lo so, lo sapevo anche prima di entrare in questa sera d’estate alla Cavea dell’Auditorium. Ma sedendo qui questa sera, ho riscoperto tante cose di me. Potenza della musica dove ogni dramma è un sogno (cantava lucio dalla). Le canzoni proposte sono quelle della tua adolescenza e poi della tua gioventù, da "Caterina" a "Pezzi d vetro", da "Titanic" a "Festival". Ma il capolavoro vero, arriva dopo un po': è "Atlantide" e capisci che potresti piangere da un momento all’altro, capisci che quella canzone forse dal vivo non l'hai mai ascoltata ma su disco e negli anni più recenti su cd, l'hai ascoltata un miliardo di volte. E ti vengono i brividi, come quando attacca "La storia siamo noi", perché è proprio vero che la storia la fanno le persone come noi, quelle che tutti i giorni stanno in strda, in ufficio, a scuola, sulle barricate della vita. Pensi allora a come possa essersi ridotta cosi male l'Italia in questi anni e gli italiani, e la sinistra italiana soprattutto. Come puoi avere esponenti di tale spessore intellettuale e vedere i voti che calano sempre di piu e sempre più vertiginosamente. Come puoi pensare di avere dilapidato un patrimonio elettorale che mo' vallo a recuperare... Poi ti ricordi della odiosa televisone e dell’uso che se ne è fatto negli ultimi 15 anni. Pensi a cosa ha passato la tv nel corso di questi anni e a cosa passa oggi e capisci d’improvviso che è tutto piu chiaro che qui. Capisci che è quasi una battaglia persa, che tra noi e loro c’è un abisso che diventa sempre piu profondo, ogni giorno di più. Capisci anche che non potresti e non vorresti mai essere come loro. Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai, canta intanto De Gregori e la prendi come una rassicurazione fondamentale, una di quelle cose di cui mai come in questo momento hai bisogno. Ci sono cose che non cambiano, che troverai sempre, sono le cose belle della tua vita, quelle importanti, quelle che ti accompagneranno sempre e per sempre.

Setlist

Caterina
La casa di Hilde
Pezzi di vetro
L’angelo di Lione (Luigi Grechi)
Vai in Africa, Celestino
Generale
Ca po d’Afriva
Titanic
La leva calcistica del ‘68
Festival
Così gentile e inferable…
Rimmel
Caldo e scuro
Atlantide
Battere e levare
Sempre e per sempre
La storia
Viva l’Italia
La valigia dell’attore
Il bandito e il campione
La donna cannone
L’agnello di Dio
Buonanotte fiorellino

02/07/09

Al peggio non c'è mai fine

Al peggio non c'è mai fine, ogni volta pensiamo che abbia davvero toccato il fondo e invece ogni volta ti sorprende con dichiarazioni, atteggiamenti, fatti sempre più volgari, sempre più imbarazzanti, sempre più avvilenti, sempre più mortificanti per un paese e per un popolo che un tempo qualche valore e qualche bellezza ce l'avevano. Oggi non più. Oggi ogni 2 km di costa c'è un abuso edilizio, oggi passa una legge (ricorrendo al voto di fiducia) che istituisce le ronde e il reato di clandestinità, tante per dire le prime due aberrazioni contenute in questa legge che mi vengono in mente. E pensare che come italiani siamo andati in tutto il mondo da emigranti e adesso facciamo i razzisti. E pensare che questo governo che parlava e parla tanto di sicurezza ha tagliato con il machete i fondi alla polizia, però poi organizza le ronde (che già di per sé hanno un nome orribile) per mantenere l'ordine. Ma a che titolo lo faranno e, soprattutto, come?

18/06/09

La mercificazione della donna è la mortificazone della donna

La mercificazione delle donne è disgustosa, quando viene fatta da un capo di governo diventa criminale. La mercificazione delle donne è la mortificazione delle donne, di tutte le donne, indipendentemente da come la pensino politicamente (e se pensano). La decadenza dell'impero di questo essere viscido e spregevole è sotto gli occhi di tutti, grazie ai giornali stranieri e alla rete web. Tutte le battaglie delle donne - di tutte le donne - combattute in tutto il mondo, svaniscono di fronte a questi racconti raccapriccianti. Sfido qualsiasi donna a sentirsi gratificata da una mxxxx come questa, da questa feccia umana che continua a dichiararsi vittima, addirittura - adesso - di un complotto straniero.

20/03/09

COME UN KILLER SOTTO IL SOLE

Sabato 21.03.09 alle ore 12, Leonardo Colombati sarà ospite a Radio Città Futura (fm 97.700) per parlare della versione aggiornata del suo libro COME UN KILLER SOTTO IL SOLE, opera definitiva su Bruce Springsteen.

23/01/09

LA SICUREZZA DELLA DESTRA. 3 STUPRI A ROMA IN 22 GIORNI

Grazie al sindaco Alemanno, grazie al governo Berlusconi, grazie al ministro degli interni Maroni, grazie a tutti quelli che a Roma lo scorso aprile hanno detto "piuttosto ceh votare Rutelli voto Alemanno o non ci vado...". Grazie a tutti, davvero. Grazie per aver trasformato Roma che (secondo il New York Times) era una delle metropoli più sicure del mondo in una sorta di mercato di bestiame senza regole né dignità dove assecondare i propri istinti bestiali, con la certezza dell'impunità. 3 stupri a Roma in 22 giorni del 2009, un anno iniziato davvero alla grande. Il primo, la notte di Capodanno, ad una grande festa patrocinata anche dal Comune di Roma. E che vuoi che a capodanno non assecondo i miei istinti? Anche il cesso della nuova fiera di Roma va bene, tanto poi esco e me ne vado, nessuno mi dice nulla. Al massimo diranno che quella se l'è cercata... e che si va a una festa di capodanno vestita così? E che poi si va al bagno a una festa?
Il secondo alla fermata dell'autobus, il 21 gennaio. Pure questa che gira di notte (21.45) da sola, e prende l'autobus. Magari tornava pure dal lavoro. Ma come le viene in mente? Ma come può pensare che a quell'ora nessuno abbia un impulso irrefrenabile da sfogare sulla prima che capita. Tanto la strada è buia, siamo in due, uno la tiene l'altro la violenta. Che uomini, eh!?! Che begli esemplari umani! Il terzo la sera dopo, il 22 gennaio. Siamo 5 contro 2: lui lo meniamo subito, ma tanto però, e lo rinchiudiamo nel portabagagli. Lei ce la facciamo a turno, tanto anche in questo caso chi ci scopre, che grande godimento e che grande soddisfazione! Tutti grandi uomini eh? 5 contro una. Ma tanto anche qui si troverà una giustificazione: Quei due appartati in macchina, di notte poi! Del resto viviamo in un paese in cui una casa - se non te la lasciano mamma e papà - come te l'affitti? Con un lavoro precario (se ce l'hai e sei fortunato)? In un paese in cui la mercificazione della donna è sostenuta e promossa da tutti i mezzi di comunicazione, televisione in primis, un paese in cui il Presidente del Consiglio - a 72 ANNI - continua a parlare delle sue conquiste femminili (?) come se fossero tacche da mettere su un pezzo di legno, prede da esibire con gli amici (e che amici!) e da esporre in salone. Qualcuno una volta mi disse che il declino in Italia era cominciato con il programma tv (trasmesso da Italia Uno dall'11 ottobre del 1983 al 1988) "Drive in". Ho pensato che esagerasse, e che il declino fosse iniziato solo nel 1994, quando Berlusconi vinse per la prima volta le elezioni. Poi ho ripensato a quell'affermazione, ci ho ripensato soprattutto in questi giorni e sono andata a vedere su internet qualche notizia in proposito. Questo è ciò che ho trovato su Wikipedia:
"Drive In è, assieme a Colpo Grosso, la trasmissione più rappresentativa della tv commerciale degli anni ottanta".
"Colpo Grosso" era quella in cui le vallette e i concorrenti si spogliavano man mano che si andava avanti. Sono andata a cercare anche "Colpo Grosso" su Wikipedia e ho trovato: "La produzione era a cura della GEIT, la realizzazione a cura di ASA Television per conto della Fininvest con cui la syndication Italia 7 all'epoca aveva un contratto per la fornitura di programmi televisivi".
Tutto torna, tutto quadra. Anche l'elezione al parlamento italiano di Virginio Scotti (meglio conosciuto con il nome di Gerry Scotti) nel 1987. Scotti, forte della popolarità televisiva, fu candidato alle elezioni politiche del 1987 nel collegio di Milano alla Camera dei deputati nelle fila del Partito Socialista Italiano (PSI) di Bettino Craxi che all'epoca ne era il segretario. Venne eletto con 10.000 preferenze. Quelle erano le prove generali per scendere in politica e conquistare il paese intero: se veniva eletto un conduttore televisivo che non si era mai occupato di politica in vita sua, solo in virtù quindi della sua presenza in televisione (e quindi in casa di milioni di persone) e della sua "simpatia", chiunque avesse a disposizione il mezzo televisivo (e altri mezzi di comunicazione) poteva vincere le elezioni...