21/05/07

consigli per la lettura

Siccome questo è un blog dedicato anche a chi ama leggere, qualche segnalazione non fa mai male. Innanzitutto - per rimanere in tema con il post precedente - ho letto dopo anni dalla sua pubblicazione, il celeberrimo "La città della gioia" di Dominique La Pierre. Bello, crudo, impietoso ed estremamente fedele alla realtà, anche se io a Calcutta (oggi Kolkata) non ci sono stata, ma l'inferno descritto da La Pierre è lo stesso che c'è anche a New Dehli, Mumbai, Varanasi.
Di seguito qualche segnalazione di libri che mi sono capitati per le mani nelle ultime settimane e che secondo me meritano attenzione. Aspetto i vostri commenti.
A presto
P.

Memorie di un artista della delusione
di Jonathan Lethem
Minimum Fax, pag. 268
€ 14,00

Lethem esordisce con una raccolta di saggi tratti dalla sua vita personale e non solo, con un pizzico di critico cinismo nel commentare la musica, i libri e i film che hanno fatto storia… la sua storia. Una particolare attenzione è riservata ad aneddoti della sua infanzia, con riferimenti ad amici e parenti, alla città di origine (New York) e alla sua formazione intellettuale. Insomma, ci troviamo davanti ad un ritratto a tutto tondo di uno dei più grandi scrittori dell’attuale panorama anglo-americano.

Un libro da rileggere (o da riscoprire)
Kim
di Rudyard Kipling
Einaudi, p. 340, € 15,80

Un libro da riscoprire a più di un secolo dalla sua pubblicazione, il romanzo di Kipling è un classico della letteratura anglo-indiana, e non solo. Kim, figlio di un sergente irlandese trasferito in India, rimasto orfano, si mette sulle tracce di un santone del Tibet alla ricerca di un fiume purificatore. Sarà disposto a rinunciare alla saggezza del santone per seguire le orme del padre? Un viaggio che segna la distanza tra Oriente e Occidente, tra credenze ancestrali asiatiche e razionalismo europeo.


Ancora sull'India...

I Beatles in India. Altri dieci giorni che cambiarono il mondo
di Lewis Lapham
Edizioni e/o, p. 115, € 8,50

Era il 16 febbraio del tanto chiaccherato ’68 quando i fantastici quattro, alias i Beatles, partirono alla volta di Rishikesh per conoscere più da vicino la meditazione trascendentale di Maharishi Manesh Yogi, guru indiano di fama internazionale. E lui, Lewis Lapham, giovane esponente del movimento del new journalism, è l’unico reporter chiamato a prendere parte all’evento. Da lì, nasce il resoconto dell’incontro tra due realtà lontanissime tra loro: la cultura pop occidentale e il misticismo orientale.




Un incipit che è tutto un programma...

È un fatto universalmente noto che uno scapolo provvisto di un cospicuo patrimonio non possa fare a meno di prendere moglie.
(Orgoglio e pregiudizio, di Jane Austen, Einaudi, p. 418, € 7,80)

Un incipit incisivo e lapidario che dà l’avvio ad un classico della letteratura ottocentesca, nonché al romanzo più celebre della scrittrice inglese Jane Austen. La trama ruota intorno all’orgoglio di classe dell’altezzoso e sprezzante signor Darcy e al pregiudizio della giovanissima e innocente Elizabeth Bennet nei confronti del ragazzo. Il lieto fine, naturalmente, è d’obbligo.

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