09/07/09

4 luglio 2009

Erano tanti anni che non vedevo Francesco De Gregori dal vivo, il mio autore italiano preferito, quello che a 14 anni mi fece comprare il mio primo disco con i miei soldi. Quel disco si chiamava Rimmel, aveva una copertina a righe verticali bianche e nere e proprio al centro una foto antica, in un ovale, di una ragazza antica. Che strana copertina, pensai, che significa, perà mi piaceva. Ritrovarlo sul palco, stranamente e inconsuetamente disinvolto col pubblico, quasi affabile direi, è stata un po’ una sorpesa, bella però. Riscoprire le canzoni che ti hanno fatto crescere, ed emozionarti ancora una volta nel sentirle. Ritrovarti a pensare al tuo passato, a quante volte hai sentito e cantanto le canzoni di De Gregori, a quante volte lo hai visto in concerto, pensare al tuo presente a quanto sia tutto cambiato adesso. Un tempo ascoltavi De Gregori e sapevi che davanti avevi un grande futuro, o almeno che ce l’avevi un futuro. Oggi non è piu così sicuro e soprattutto non è piu così grande, il futuro. Trovi al concerto una signora di 92 anni in prima fila, così piccola e minuta nel suo baschetto verde che non riesce neanche a toccare terra con i piedi sospesi in un paio di ballerine dorate. E trovi anche un ragazzino d 15 anni che applaude composto ma entusiasta e pensi cosa posso avere io in comune con un ragazzo nato nel 1994. Cosa significa per loro Francesco De gregori. Per me ha significato tanto, lo so, lo sapevo anche prima di entrare in questa sera d’estate alla Cavea dell’Auditorium. Ma sedendo qui questa sera, ho riscoperto tante cose di me. Potenza della musica dove ogni dramma è un sogno (cantava lucio dalla). Le canzoni proposte sono quelle della tua adolescenza e poi della tua gioventù, da "Caterina" a "Pezzi d vetro", da "Titanic" a "Festival". Ma il capolavoro vero, arriva dopo un po': è "Atlantide" e capisci che potresti piangere da un momento all’altro, capisci che quella canzone forse dal vivo non l'hai mai ascoltata ma su disco e negli anni più recenti su cd, l'hai ascoltata un miliardo di volte. E ti vengono i brividi, come quando attacca "La storia siamo noi", perché è proprio vero che la storia la fanno le persone come noi, quelle che tutti i giorni stanno in strda, in ufficio, a scuola, sulle barricate della vita. Pensi allora a come possa essersi ridotta cosi male l'Italia in questi anni e gli italiani, e la sinistra italiana soprattutto. Come puoi avere esponenti di tale spessore intellettuale e vedere i voti che calano sempre di piu e sempre più vertiginosamente. Come puoi pensare di avere dilapidato un patrimonio elettorale che mo' vallo a recuperare... Poi ti ricordi della odiosa televisone e dell’uso che se ne è fatto negli ultimi 15 anni. Pensi a cosa ha passato la tv nel corso di questi anni e a cosa passa oggi e capisci d’improvviso che è tutto piu chiaro che qui. Capisci che è quasi una battaglia persa, che tra noi e loro c’è un abisso che diventa sempre piu profondo, ogni giorno di più. Capisci anche che non potresti e non vorresti mai essere come loro. Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai, canta intanto De Gregori e la prendi come una rassicurazione fondamentale, una di quelle cose di cui mai come in questo momento hai bisogno. Ci sono cose che non cambiano, che troverai sempre, sono le cose belle della tua vita, quelle importanti, quelle che ti accompagneranno sempre e per sempre.

Setlist

Caterina
La casa di Hilde
Pezzi di vetro
L’angelo di Lione (Luigi Grechi)
Vai in Africa, Celestino
Generale
Ca po d’Afriva
Titanic
La leva calcistica del ‘68
Festival
Così gentile e inferable…
Rimmel
Caldo e scuro
Atlantide
Battere e levare
Sempre e per sempre
La storia
Viva l’Italia
La valigia dell’attore
Il bandito e il campione
La donna cannone
L’agnello di Dio
Buonanotte fiorellino

02/07/09

Al peggio non c'è mai fine

Al peggio non c'è mai fine, ogni volta pensiamo che abbia davvero toccato il fondo e invece ogni volta ti sorprende con dichiarazioni, atteggiamenti, fatti sempre più volgari, sempre più imbarazzanti, sempre più avvilenti, sempre più mortificanti per un paese e per un popolo che un tempo qualche valore e qualche bellezza ce l'avevano. Oggi non più. Oggi ogni 2 km di costa c'è un abuso edilizio, oggi passa una legge (ricorrendo al voto di fiducia) che istituisce le ronde e il reato di clandestinità, tante per dire le prime due aberrazioni contenute in questa legge che mi vengono in mente. E pensare che come italiani siamo andati in tutto il mondo da emigranti e adesso facciamo i razzisti. E pensare che questo governo che parlava e parla tanto di sicurezza ha tagliato con il machete i fondi alla polizia, però poi organizza le ronde (che già di per sé hanno un nome orribile) per mantenere l'ordine. Ma a che titolo lo faranno e, soprattutto, come?

18/06/09

La mercificazione della donna è la mortificazone della donna

La mercificazione delle donne è disgustosa, quando viene fatta da un capo di governo diventa criminale. La mercificazione delle donne è la mortificazione delle donne, di tutte le donne, indipendentemente da come la pensino politicamente (e se pensano). La decadenza dell'impero di questo essere viscido e spregevole è sotto gli occhi di tutti, grazie ai giornali stranieri e alla rete web. Tutte le battaglie delle donne - di tutte le donne - combattute in tutto il mondo, svaniscono di fronte a questi racconti raccapriccianti. Sfido qualsiasi donna a sentirsi gratificata da una mxxxx come questa, da questa feccia umana che continua a dichiararsi vittima, addirittura - adesso - di un complotto straniero.

20/03/09

COME UN KILLER SOTTO IL SOLE

Sabato 21.03.09 alle ore 12, Leonardo Colombati sarà ospite a Radio Città Futura (fm 97.700) per parlare della versione aggiornata del suo libro COME UN KILLER SOTTO IL SOLE, opera definitiva su Bruce Springsteen.

23/01/09

LA SICUREZZA DELLA DESTRA. 3 STUPRI A ROMA IN 22 GIORNI

Grazie al sindaco Alemanno, grazie al governo Berlusconi, grazie al ministro degli interni Maroni, grazie a tutti quelli che a Roma lo scorso aprile hanno detto "piuttosto ceh votare Rutelli voto Alemanno o non ci vado...". Grazie a tutti, davvero. Grazie per aver trasformato Roma che (secondo il New York Times) era una delle metropoli più sicure del mondo in una sorta di mercato di bestiame senza regole né dignità dove assecondare i propri istinti bestiali, con la certezza dell'impunità. 3 stupri a Roma in 22 giorni del 2009, un anno iniziato davvero alla grande. Il primo, la notte di Capodanno, ad una grande festa patrocinata anche dal Comune di Roma. E che vuoi che a capodanno non assecondo i miei istinti? Anche il cesso della nuova fiera di Roma va bene, tanto poi esco e me ne vado, nessuno mi dice nulla. Al massimo diranno che quella se l'è cercata... e che si va a una festa di capodanno vestita così? E che poi si va al bagno a una festa?
Il secondo alla fermata dell'autobus, il 21 gennaio. Pure questa che gira di notte (21.45) da sola, e prende l'autobus. Magari tornava pure dal lavoro. Ma come le viene in mente? Ma come può pensare che a quell'ora nessuno abbia un impulso irrefrenabile da sfogare sulla prima che capita. Tanto la strada è buia, siamo in due, uno la tiene l'altro la violenta. Che uomini, eh!?! Che begli esemplari umani! Il terzo la sera dopo, il 22 gennaio. Siamo 5 contro 2: lui lo meniamo subito, ma tanto però, e lo rinchiudiamo nel portabagagli. Lei ce la facciamo a turno, tanto anche in questo caso chi ci scopre, che grande godimento e che grande soddisfazione! Tutti grandi uomini eh? 5 contro una. Ma tanto anche qui si troverà una giustificazione: Quei due appartati in macchina, di notte poi! Del resto viviamo in un paese in cui una casa - se non te la lasciano mamma e papà - come te l'affitti? Con un lavoro precario (se ce l'hai e sei fortunato)? In un paese in cui la mercificazione della donna è sostenuta e promossa da tutti i mezzi di comunicazione, televisione in primis, un paese in cui il Presidente del Consiglio - a 72 ANNI - continua a parlare delle sue conquiste femminili (?) come se fossero tacche da mettere su un pezzo di legno, prede da esibire con gli amici (e che amici!) e da esporre in salone. Qualcuno una volta mi disse che il declino in Italia era cominciato con il programma tv (trasmesso da Italia Uno dall'11 ottobre del 1983 al 1988) "Drive in". Ho pensato che esagerasse, e che il declino fosse iniziato solo nel 1994, quando Berlusconi vinse per la prima volta le elezioni. Poi ho ripensato a quell'affermazione, ci ho ripensato soprattutto in questi giorni e sono andata a vedere su internet qualche notizia in proposito. Questo è ciò che ho trovato su Wikipedia:
"Drive In è, assieme a Colpo Grosso, la trasmissione più rappresentativa della tv commerciale degli anni ottanta".
"Colpo Grosso" era quella in cui le vallette e i concorrenti si spogliavano man mano che si andava avanti. Sono andata a cercare anche "Colpo Grosso" su Wikipedia e ho trovato: "La produzione era a cura della GEIT, la realizzazione a cura di ASA Television per conto della Fininvest con cui la syndication Italia 7 all'epoca aveva un contratto per la fornitura di programmi televisivi".
Tutto torna, tutto quadra. Anche l'elezione al parlamento italiano di Virginio Scotti (meglio conosciuto con il nome di Gerry Scotti) nel 1987. Scotti, forte della popolarità televisiva, fu candidato alle elezioni politiche del 1987 nel collegio di Milano alla Camera dei deputati nelle fila del Partito Socialista Italiano (PSI) di Bettino Craxi che all'epoca ne era il segretario. Venne eletto con 10.000 preferenze. Quelle erano le prove generali per scendere in politica e conquistare il paese intero: se veniva eletto un conduttore televisivo che non si era mai occupato di politica in vita sua, solo in virtù quindi della sua presenza in televisione (e quindi in casa di milioni di persone) e della sua "simpatia", chiunque avesse a disposizione il mezzo televisivo (e altri mezzi di comunicazione) poteva vincere le elezioni...