20/03/09
COME UN KILLER SOTTO IL SOLE
Sabato 21.03.09 alle ore 12, Leonardo Colombati sarà ospite a Radio Città Futura (fm 97.700) per parlare della versione aggiornata del suo libro COME UN KILLER SOTTO IL SOLE, opera definitiva su Bruce Springsteen.
23/01/09
LA SICUREZZA DELLA DESTRA. 3 STUPRI A ROMA IN 22 GIORNI
Grazie al sindaco Alemanno, grazie al governo Berlusconi, grazie al ministro degli interni Maroni, grazie a tutti quelli che a Roma lo scorso aprile hanno detto "piuttosto ceh votare Rutelli voto Alemanno o non ci vado...". Grazie a tutti, davvero. Grazie per aver trasformato Roma che (secondo il New York Times) era una delle metropoli più sicure del mondo in una sorta di mercato di bestiame senza regole né dignità dove assecondare i propri istinti bestiali, con la certezza dell'impunità. 3 stupri a Roma in 22 giorni del 2009, un anno iniziato davvero alla grande. Il primo, la notte di Capodanno, ad una grande festa patrocinata anche dal Comune di Roma. E che vuoi che a capodanno non assecondo i miei istinti? Anche il cesso della nuova fiera di Roma va bene, tanto poi esco e me ne vado, nessuno mi dice nulla. Al massimo diranno che quella se l'è cercata... e che si va a una festa di capodanno vestita così? E che poi si va al bagno a una festa?
Il secondo alla fermata dell'autobus, il 21 gennaio. Pure questa che gira di notte (21.45) da sola, e prende l'autobus. Magari tornava pure dal lavoro. Ma come le viene in mente? Ma come può pensare che a quell'ora nessuno abbia un impulso irrefrenabile da sfogare sulla prima che capita. Tanto la strada è buia, siamo in due, uno la tiene l'altro la violenta. Che uomini, eh!?! Che begli esemplari umani! Il terzo la sera dopo, il 22 gennaio. Siamo 5 contro 2: lui lo meniamo subito, ma tanto però, e lo rinchiudiamo nel portabagagli. Lei ce la facciamo a turno, tanto anche in questo caso chi ci scopre, che grande godimento e che grande soddisfazione! Tutti grandi uomini eh? 5 contro una. Ma tanto anche qui si troverà una giustificazione: Quei due appartati in macchina, di notte poi! Del resto viviamo in un paese in cui una casa - se non te la lasciano mamma e papà - come te l'affitti? Con un lavoro precario (se ce l'hai e sei fortunato)? In un paese in cui la mercificazione della donna è sostenuta e promossa da tutti i mezzi di comunicazione, televisione in primis, un paese in cui il Presidente del Consiglio - a 72 ANNI - continua a parlare delle sue conquiste femminili (?) come se fossero tacche da mettere su un pezzo di legno, prede da esibire con gli amici (e che amici!) e da esporre in salone. Qualcuno una volta mi disse che il declino in Italia era cominciato con il programma tv (trasmesso da Italia Uno dall'11 ottobre del 1983 al 1988) "Drive in". Ho pensato che esagerasse, e che il declino fosse iniziato solo nel 1994, quando Berlusconi vinse per la prima volta le elezioni. Poi ho ripensato a quell'affermazione, ci ho ripensato soprattutto in questi giorni e sono andata a vedere su internet qualche notizia in proposito. Questo è ciò che ho trovato su Wikipedia:
"Drive In è, assieme a Colpo Grosso, la trasmissione più rappresentativa della tv commerciale degli anni ottanta".
"Colpo Grosso" era quella in cui le vallette e i concorrenti si spogliavano man mano che si andava avanti. Sono andata a cercare anche "Colpo Grosso" su Wikipedia e ho trovato: "La produzione era a cura della GEIT, la realizzazione a cura di ASA Television per conto della Fininvest con cui la syndication Italia 7 all'epoca aveva un contratto per la fornitura di programmi televisivi".
Tutto torna, tutto quadra. Anche l'elezione al parlamento italiano di Virginio Scotti (meglio conosciuto con il nome di Gerry Scotti) nel 1987. Scotti, forte della popolarità televisiva, fu candidato alle elezioni politiche del 1987 nel collegio di Milano alla Camera dei deputati nelle fila del Partito Socialista Italiano (PSI) di Bettino Craxi che all'epoca ne era il segretario. Venne eletto con 10.000 preferenze. Quelle erano le prove generali per scendere in politica e conquistare il paese intero: se veniva eletto un conduttore televisivo che non si era mai occupato di politica in vita sua, solo in virtù quindi della sua presenza in televisione (e quindi in casa di milioni di persone) e della sua "simpatia", chiunque avesse a disposizione il mezzo televisivo (e altri mezzi di comunicazione) poteva vincere le elezioni...
Il secondo alla fermata dell'autobus, il 21 gennaio. Pure questa che gira di notte (21.45) da sola, e prende l'autobus. Magari tornava pure dal lavoro. Ma come le viene in mente? Ma come può pensare che a quell'ora nessuno abbia un impulso irrefrenabile da sfogare sulla prima che capita. Tanto la strada è buia, siamo in due, uno la tiene l'altro la violenta. Che uomini, eh!?! Che begli esemplari umani! Il terzo la sera dopo, il 22 gennaio. Siamo 5 contro 2: lui lo meniamo subito, ma tanto però, e lo rinchiudiamo nel portabagagli. Lei ce la facciamo a turno, tanto anche in questo caso chi ci scopre, che grande godimento e che grande soddisfazione! Tutti grandi uomini eh? 5 contro una. Ma tanto anche qui si troverà una giustificazione: Quei due appartati in macchina, di notte poi! Del resto viviamo in un paese in cui una casa - se non te la lasciano mamma e papà - come te l'affitti? Con un lavoro precario (se ce l'hai e sei fortunato)? In un paese in cui la mercificazione della donna è sostenuta e promossa da tutti i mezzi di comunicazione, televisione in primis, un paese in cui il Presidente del Consiglio - a 72 ANNI - continua a parlare delle sue conquiste femminili (?) come se fossero tacche da mettere su un pezzo di legno, prede da esibire con gli amici (e che amici!) e da esporre in salone. Qualcuno una volta mi disse che il declino in Italia era cominciato con il programma tv (trasmesso da Italia Uno dall'11 ottobre del 1983 al 1988) "Drive in". Ho pensato che esagerasse, e che il declino fosse iniziato solo nel 1994, quando Berlusconi vinse per la prima volta le elezioni. Poi ho ripensato a quell'affermazione, ci ho ripensato soprattutto in questi giorni e sono andata a vedere su internet qualche notizia in proposito. Questo è ciò che ho trovato su Wikipedia:
"Drive In è, assieme a Colpo Grosso, la trasmissione più rappresentativa della tv commerciale degli anni ottanta".
"Colpo Grosso" era quella in cui le vallette e i concorrenti si spogliavano man mano che si andava avanti. Sono andata a cercare anche "Colpo Grosso" su Wikipedia e ho trovato: "La produzione era a cura della GEIT, la realizzazione a cura di ASA Television per conto della Fininvest con cui la syndication Italia 7 all'epoca aveva un contratto per la fornitura di programmi televisivi".
Tutto torna, tutto quadra. Anche l'elezione al parlamento italiano di Virginio Scotti (meglio conosciuto con il nome di Gerry Scotti) nel 1987. Scotti, forte della popolarità televisiva, fu candidato alle elezioni politiche del 1987 nel collegio di Milano alla Camera dei deputati nelle fila del Partito Socialista Italiano (PSI) di Bettino Craxi che all'epoca ne era il segretario. Venne eletto con 10.000 preferenze. Quelle erano le prove generali per scendere in politica e conquistare il paese intero: se veniva eletto un conduttore televisivo che non si era mai occupato di politica in vita sua, solo in virtù quindi della sua presenza in televisione (e quindi in casa di milioni di persone) e della sua "simpatia", chiunque avesse a disposizione il mezzo televisivo (e altri mezzi di comunicazione) poteva vincere le elezioni...
01/12/08
TV, BALLE D'ORO E RONALDINHO: FORZA SKY
Colpito dal suo stesso mezzo di comunicazione, dal suo stesso sistema, quel sistema creato ad arte per poter governare il mondo. Il suo piccolo mondo, quell'italietta (rigorosamente con la i minuscola) che lo venera e lo adora per tre motivi principali: perché ha mandato a casa Prodi, perché ha liberato l'Italia dai comunisti e perché gli ha comprato Ronaldinho!. Questo gli avevano chiesto gli italiani (ma quali? Quelli che tifano Inter?) e questo lui, magnanimo sire, ha concesso al popolino suo suddito fedele. Che bello vedere e sentire adesso una tv privata, satellitare, che fonda le proprie fortune soprattutto sul calcio e sulle magie di Ronaldinho, che lo sbeffeggia e lo smaschera - dati e discorsi alla mano - di fronte a quegli oltre 4 milioni di famiglie che hanno sottoscritto un abbonamento a Sky ma anche a tutti quelli che hanno una connessione a internet. Lo spot è in onda su tutti i canali Sky e su tutti i siti internet, i dati forniti sono assolutamente inoppugnabili, l'ennesimo tonfo di questo misero governo che in poco più di 6 mesi ha portato in piazza: studenti, docenti, maestri elementari, dipendenti pubblici, dipendenti privati, ricercatori, lavoratori Alitalia (a proposito, gran bel lavoro ha fatto la cordata italiana...), ferrotranvieri, e poliziotti. Sì, anche la POLIZIA DI STATO è scesa in piazza contro i decreti di un governo che aveva fatto della sicurezza uno dei cardini del suo programma elettorale. L'altro era la riduzione delle tasse. Via l'ICI (a che serve? E' un sopruso della sinistra), via tutte quelle inutili tasse per la sanità, l'istruzione, via a che servono?
E via a credere all'omino dalle balle d'oro.
Ora però Sky lo smentisce, e lo fa nella maniera più clamorosa, soprattutto per uno che lui che è stato creato dalla telvisione. Lo fa con una raffica di spot ossessionanti e ossessivi, che si concludono con un indirizzo di posta elettronica a cui inviare il proprio dissenso. Nel pomeriggio di oggi era segreteriapresidente@governo.it, in serata era diventato segreteriabonaiuti@governo.it.
Certo, sicuramente domani l'omino dalle balle d'oro dirà che è stato frainteso, che è stata tutta una manovra della sinistra (e dei comunisti) per screditare il suo buon nome e il suo buon governo. Dirà che i giornalisti hanno capito male, soprattutto quelli di Sky. Tanto i giornalisti capiscono sempre male in Italia, e poi sono tutti contro di lui, sono tutti comunisti, ed è sempre colpa loro se accade qualcosa di male nel suo mondo dorato. Ma come ci sono le regisrazioni audio e video ("Manderò le forze dell'ordine nelle scuole se continueranno le occupazioni"), ma no hai capito male tu.
Nel frattempo però, incassi l'omino dalle balle d'oro, questo bel colpo alla sua credibilità e alla sua facciata. Eh sì perché - per quanto possa sembrare strano - in italia c'è ancora un sacco di gente che gli crede. Soprattutto quelli che gli avevano chiesto Ronaldinho, perché sarà pure vero che Ronaldinho continua a segnare (rigori a parte) ma è pur vero che dal 1° gennaio, per vederli i gol di Ronaldinho, bisognerà sborsare il doppio. Anche se hai in mano un contratto che dice un'altra cosa. Peccato, ci hai creduto naso di velluto... paga doppio e vota il premier la prossima volta.
E questo solo il 1° gennaio, pensa che cosa ci riserverà nel resto dell'anno...
Ma chissà se quella stessa televisione che lo ha creato, non lo spazzi via come per un magico incantamento... Hai visto mai scendesse pure Babbo Natale con la slitta...
E via a credere all'omino dalle balle d'oro.
Ora però Sky lo smentisce, e lo fa nella maniera più clamorosa, soprattutto per uno che lui che è stato creato dalla telvisione. Lo fa con una raffica di spot ossessionanti e ossessivi, che si concludono con un indirizzo di posta elettronica a cui inviare il proprio dissenso. Nel pomeriggio di oggi era segreteriapresidente@governo.it, in serata era diventato segreteriabonaiuti@governo.it.
Certo, sicuramente domani l'omino dalle balle d'oro dirà che è stato frainteso, che è stata tutta una manovra della sinistra (e dei comunisti) per screditare il suo buon nome e il suo buon governo. Dirà che i giornalisti hanno capito male, soprattutto quelli di Sky. Tanto i giornalisti capiscono sempre male in Italia, e poi sono tutti contro di lui, sono tutti comunisti, ed è sempre colpa loro se accade qualcosa di male nel suo mondo dorato. Ma come ci sono le regisrazioni audio e video ("Manderò le forze dell'ordine nelle scuole se continueranno le occupazioni"), ma no hai capito male tu.
Nel frattempo però, incassi l'omino dalle balle d'oro, questo bel colpo alla sua credibilità e alla sua facciata. Eh sì perché - per quanto possa sembrare strano - in italia c'è ancora un sacco di gente che gli crede. Soprattutto quelli che gli avevano chiesto Ronaldinho, perché sarà pure vero che Ronaldinho continua a segnare (rigori a parte) ma è pur vero che dal 1° gennaio, per vederli i gol di Ronaldinho, bisognerà sborsare il doppio. Anche se hai in mano un contratto che dice un'altra cosa. Peccato, ci hai creduto naso di velluto... paga doppio e vota il premier la prossima volta.
E questo solo il 1° gennaio, pensa che cosa ci riserverà nel resto dell'anno...
Ma chissà se quella stessa televisione che lo ha creato, non lo spazzi via come per un magico incantamento... Hai visto mai scendesse pure Babbo Natale con la slitta...
05/11/08
YES WE DID!!!

Friend --
I'm about to head to Grant Park to talk to everyone gathered there, but I wanted to write to you first.
We just made history.
And I don't want you to forget how we did it.
You made history every single day during this campaign -- every day you knocked on doors, made a donation, or talked to your family, friends, and neighbors about why you believe it's time for change.
I want to thank all of you who gave your time, talent, and passion to this campaign.
We have a lot of work to do to get our country back on track, and I'll be in touch soon about what comes next.
But I want to be very clear about one thing...
All of this happened because of you.
Thank you,
Barack
07/10/08
Bruce per Obama

"I've spent 35 yrs writing about America, its people, and the meaning of the American Promise. The promise that was handed down to us, right here in this city from our founding fathers, with one instruction: Do your best to make these things real. Opportunity, equality, social and economic justice, a fair shake for all of our citizens, the American idea, as a positive influence, around the world for a more just and peaceful existence.
These are the things that give our lives hope, shape, and meaning. They are the ties that bind us together and give us faith in our contract with one another.
I've spent most of my creative life measuring the distance between that American promise and American reality. For many Americans, who are today losing their jobs, their homes, seeing their retirement funds disappear, who have no healthcare, or who have been abandoned in our inner cities, the distance between that promise, and that reality, has never been greater or more painful.
I believe Senator Obama has taken the measure of that distance in his own life and in his work. I think he understands in his heart the cost of that distance, in blood and suffering, in the lives of everyday Americans. I believe as president, he would work to restore that promise to so many of our fellow citizens who have justifiably lost faith in its meaning.
After the disastrous administration of the past eight years, we need somebody to lead us in an American reclamation project. In my job, I travel around the world, and I occasionally play big stadiums, just like Senator Obama. I've continued to find, whereever I go, that America remains a repository of peoples' hopes, possibilities, and desires, and that despite the terrible erosion to our standing around the world, accomplished by our recent administration, we remain for many, many people this house of dreams. One thousand George Bushes and one thousand Dick Cheneys will never be able to tear that house down.
They will, however, be leaving office -- that's the good news. The bad news is that they'll be leaving office dropping the national tragedies of Katrina, Iraq, and our financial crisis in our laps. Our sacred house of dreams has been abused, it's been looted, and it's been left in a terrible state of disrepair. It needs care; it needs saving, it needs defending against those who would sell it down the river for power or a quick buck. It needs a citizenry with strong arms, hearts, and minds. It needs someone with Senator Obama's understanding, temperateness, deliberativeness, maturity, compassion, toughness, and faith, to help us rebuild our house once again.
But most importantly, it needs you. And me. It needs us, to rebuild our house with the generosity that is at the heart of the American spirit. A house that is truer and big enough to contain the hopes and dreams of all of our fellow citizens. Because that is where our future lies. We will rise or we will fall as a people by our ability to accomplish this task. Now I don't know about you, but I know that I want my house back, I want my America back, and I want my country back.
So now is the time to stand with Barack Obama and Joe Biden, roll up our sleeves, and come on up for the rising".
(From www.backstreets.com)
Iscriviti a:
Post (Atom)