21/11/14

IL TOCCO DEL FUORICLASSE



Il tocco del fuoriclasse è quello che ti fa vincere anche quando tutto sembra perso, quando sai che il tuo avversario ha giocato meglio di te e che meriterebbe di andare in finale al posto tuo. Ma tu sei un fuoriclasse, lui un ottimo giocatore e la differenza è proprio lì: sembra roba di poco conto, invece è tanta roba. Stan Wawrinka è un ottimo giocatore, è il numero 4 nel ranking mondiale ma è nato nel momento sbagliato, ovvero 3 anni dopo Roger Federer, il fuoriclasse, attuale numero 2 ma forse solo perché ha 33 anni e perché ha trovato un altro fuoriclasse come lui (Nole Djokovic). Stan Wawrinka ieri in semifinale non ha sbagliato (quasi) nulla, ha giocato benissimo, era concentrato, determinato, grintoso e tirato come deve essere chi affronta un fuoriclasse. Ci ha fatto vedere colpi magnifici, recuperi impressionanti, attacchi al limite dell'incoscienza totale, ha preso angoli inimmaginabili. Dall'altra parte della rete, il fuoriclasse appariva stanco, lento, distratto,sbagliava colpi elementari per lui, insomma la controfigura del giocatore che aveva dato lezione di tennis ad Andy Murray un paio di giorni prima. Sembrava quasi che il fuoriclasse volesse far vincere il suo grande amico e connazionale Stan, con cui la prossima settimana si giocherà la finale di Coppa Davis contro la Francia. In fin dei conti il Master per Stan è un sogno ancora da realizzare, lui, invece, lo ha già vinto svariate volte. Però poi la natura  non si può reprimere, l'essenza e l'istinto emergono prepotentemente: va sotto 5-4 al terzo con 3 match ball per l'avversario, li annulla tutti e 3, e lo trascina al tie-break. Ed è lì che capisci la differenza che c'è tra un ottimo giocatore e un fuoriclasse: sotto per tutta la partita, costretto a rincorrere malamente il suo avversario per 3 set, a 33 anni e dopo aver vinto in carriera tutto, dopo aver battuto qualsiasi record, Roger Federer non ha mai perso nemmeno per un secondo la concentrazione e la calma, piazzando nel momento decisivo il colpo del fuoriclasse.
Stasera in finale contro Djokovic – altro fuoriclasse - ci sarà lui, anche se forse lo avrebbe meritato di più Wawrinka. Ma lo sport insegna che il fuoriclasse è tale proprio perché ha doti che nemmeno gli ottimi hanno. E stasera in campo a Londra ci sarà tanta roba, tanti colpi, tanti tocchi. Da fuoriclasse, ovviamente.

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