11/12/13

La dignità del lavoro (quella che giuseppegrillo non ha


Attaccare con gli insulti e con le grida forsennate già di per sé è deprecabile e sintomatico, farlo nei confronti di una donna che lavora (e lo con grande competenza e professionalità) è disgustoso e di conseguenza inaccettabile. Esporla ad un gogna mediatica e telematica è addirittura odioso. È sempre facile parlare da dietro una tastiera o uno schermo, è sempre facile sputare sentenze e parolacce standosene seduti comodamente, è sempre facile arringare folle di essasperati che non vedono l'ora di sfogare la propria frustrazione, è sempre facile dire che si mangia il pane a tradimento o che si campa sui finanziamenti dello Stato (quindi pagati da tutti i contribuenti), è sempre facile urlare se ne deve andare a casa, cacciamola via, deve cercarsi “un” lavoro. È molto, molto facile, soprattutto se hai le spalle molto, molto coperte. Se sei molto, molto ricco, se sei protetto, molto protetto. Giuseppegrillo, l'ultimo dei capipopolo che questo misero paese ci ha riservato, non sopporta proprio che quello del giornalista sia un lavoro: dignitoso bellissimo, importantissimo e faticosissimo. Figuriamoci poi se a svolgerlo è una donna! Come minimo, per bene che le vada, è stata raccomandata da qualcuno in cambio di favori sessuali. Quindi merita di essere lapidata (metaforicamente, spero) nella pubblica piazza (quella della rete che tanto ama giuseppegrillo) per almeno tre motivi: primo perché non lavora, secondo perché si fa mantenere da lui (sempre giuseppegrillo) e dai suoi adepti, terzo perché è una prostituta.
Qualsiasi lavoro, lo ripeto e lo sottolineo, qualsiasi (anche quello delle prostituta) ha una sua dignità, parola il cui significato evidentemente sfugge a giuseppegrillo che non ha certo il problema di cercarsi e trovarsi un lavoro. Non sa – evidentemente – cosa significhi sentirsi precario nel presente e dubbioso per il futuro, non sa quanto fatichiamo noi comuni mortali, ogni giorno, per portare a casa lo stipendio e mantenere integra la nostra dignità. Quella di donne che lavorano, soprattutto. Non lo sa. Non gli interessa. Non è un suo problema. Così come non conosce il significato della parola rispetto. Ma anche questo non gli interessa, non è un suo problema.
A proposito, ma giuseppegrillo che mestiere fa?

Nessun commento: