01/12/08

TV, BALLE D'ORO E RONALDINHO: FORZA SKY

Colpito dal suo stesso mezzo di comunicazione, dal suo stesso sistema, quel sistema creato ad arte per poter governare il mondo. Il suo piccolo mondo, quell'italietta (rigorosamente con la i minuscola) che lo venera e lo adora per tre motivi principali: perché ha mandato a casa Prodi, perché ha liberato l'Italia dai comunisti e perché gli ha comprato Ronaldinho!. Questo gli avevano chiesto gli italiani (ma quali? Quelli che tifano Inter?) e questo lui, magnanimo sire, ha concesso al popolino suo suddito fedele. Che bello vedere e sentire adesso una tv privata, satellitare, che fonda le proprie fortune soprattutto sul calcio e sulle magie di Ronaldinho, che lo sbeffeggia e lo smaschera - dati e discorsi alla mano - di fronte a quegli oltre 4 milioni di famiglie che hanno sottoscritto un abbonamento a Sky ma anche a tutti quelli che hanno una connessione a internet. Lo spot è in onda su tutti i canali Sky e su tutti i siti internet, i dati forniti sono assolutamente inoppugnabili, l'ennesimo tonfo di questo misero governo che in poco più di 6 mesi ha portato in piazza: studenti, docenti, maestri elementari, dipendenti pubblici, dipendenti privati, ricercatori, lavoratori Alitalia (a proposito, gran bel lavoro ha fatto la cordata italiana...), ferrotranvieri, e poliziotti. Sì, anche la POLIZIA DI STATO è scesa in piazza contro i decreti di un governo che aveva fatto della sicurezza uno dei cardini del suo programma elettorale. L'altro era la riduzione delle tasse. Via l'ICI (a che serve? E' un sopruso della sinistra), via tutte quelle inutili tasse per la sanità, l'istruzione, via a che servono?
E via a credere all'omino dalle balle d'oro.
Ora però Sky lo smentisce, e lo fa nella maniera più clamorosa, soprattutto per uno che lui che è stato creato dalla telvisione. Lo fa con una raffica di spot ossessionanti e ossessivi, che si concludono con un indirizzo di posta elettronica a cui inviare il proprio dissenso. Nel pomeriggio di oggi era segreteriapresidente@governo.it, in serata era diventato segreteriabonaiuti@governo.it.
Certo, sicuramente domani l'omino dalle balle d'oro dirà che è stato frainteso, che è stata tutta una manovra della sinistra (e dei comunisti) per screditare il suo buon nome e il suo buon governo. Dirà che i giornalisti hanno capito male, soprattutto quelli di Sky. Tanto i giornalisti capiscono sempre male in Italia, e poi sono tutti contro di lui, sono tutti comunisti, ed è sempre colpa loro se accade qualcosa di male nel suo mondo dorato. Ma come ci sono le regisrazioni audio e video ("Manderò le forze dell'ordine nelle scuole se continueranno le occupazioni"), ma no hai capito male tu.
Nel frattempo però, incassi l'omino dalle balle d'oro, questo bel colpo alla sua credibilità e alla sua facciata. Eh sì perché - per quanto possa sembrare strano - in italia c'è ancora un sacco di gente che gli crede. Soprattutto quelli che gli avevano chiesto Ronaldinho, perché sarà pure vero che Ronaldinho continua a segnare (rigori a parte) ma è pur vero che dal 1° gennaio, per vederli i gol di Ronaldinho, bisognerà sborsare il doppio. Anche se hai in mano un contratto che dice un'altra cosa. Peccato, ci hai creduto naso di velluto... paga doppio e vota il premier la prossima volta.
E questo solo il 1° gennaio, pensa che cosa ci riserverà nel resto dell'anno...
Ma chissà se quella stessa televisione che lo ha creato, non lo spazzi via come per un magico incantamento... Hai visto mai scendesse pure Babbo Natale con la slitta...

05/11/08

YES WE DID!!!




Friend --

I'm about to head to Grant Park to talk to everyone gathered there, but I wanted to write to you first.

We just made history.

And I don't want you to forget how we did it.

You made history every single day during this campaign -- every day you knocked on doors, made a donation, or talked to your family, friends, and neighbors about why you believe it's time for change.

I want to thank all of you who gave your time, talent, and passion to this campaign.

We have a lot of work to do to get our country back on track, and I'll be in touch soon about what comes next.

But I want to be very clear about one thing...

All of this happened because of you.

Thank you,

Barack

07/10/08

Bruce per Obama




"I've spent 35 yrs writing about America, its people, and the meaning of the American Promise. The promise that was handed down to us, right here in this city from our founding fathers, with one instruction: Do your best to make these things real. Opportunity, equality, social and economic justice, a fair shake for all of our citizens, the American idea, as a positive influence, around the world for a more just and peaceful existence.

These are the things that give our lives hope, shape, and meaning. They are the ties that bind us together and give us faith in our contract with one another.

I've spent most of my creative life measuring the distance between that American promise and American reality. For many Americans, who are today losing their jobs, their homes, seeing their retirement funds disappear, who have no healthcare, or who have been abandoned in our inner cities, the distance between that promise, and that reality, has never been greater or more painful.

I believe Senator Obama has taken the measure of that distance in his own life and in his work. I think he understands in his heart the cost of that distance, in blood and suffering, in the lives of everyday Americans. I believe as president, he would work to restore that promise to so many of our fellow citizens who have justifiably lost faith in its meaning.

After the disastrous administration of the past eight years, we need somebody to lead us in an American reclamation project. In my job, I travel around the world, and I occasionally play big stadiums, just like Senator Obama. I've continued to find, whereever I go, that America remains a repository of peoples' hopes, possibilities, and desires, and that despite the terrible erosion to our standing around the world, accomplished by our recent administration, we remain for many, many people this house of dreams. One thousand George Bushes and one thousand Dick Cheneys will never be able to tear that house down.

They will, however, be leaving office -- that's the good news. The bad news is that they'll be leaving office dropping the national tragedies of Katrina, Iraq, and our financial crisis in our laps. Our sacred house of dreams has been abused, it's been looted, and it's been left in a terrible state of disrepair. It needs care; it needs saving, it needs defending against those who would sell it down the river for power or a quick buck. It needs a citizenry with strong arms, hearts, and minds. It needs someone with Senator Obama's understanding, temperateness, deliberativeness, maturity, compassion, toughness, and faith, to help us rebuild our house once again.

But most importantly, it needs you. And me. It needs us, to rebuild our house with the generosity that is at the heart of the American spirit. A house that is truer and big enough to contain the hopes and dreams of all of our fellow citizens. Because that is where our future lies. We will rise or we will fall as a people by our ability to accomplish this task. Now I don't know about you, but I know that I want my house back, I want my America back, and I want my country back.

So now is the time to stand with Barack Obama and Joe Biden, roll up our sleeves, and come on up for the rising".
(From www.backstreets.com)

28/08/08

Yes we can (2)



Anche il vecchio senatore Ted Kennedy, pur gravemente malato, ha voluto sostentere la candidatura di Barack Obama alla Presidenza con un discorso che ha commosso i democratici americani:

"Eleggendo Obama avremo la garanzia che ogni americano, dal nord al sud, dall'est all'ovest, giovane o vecchio, avrà una qualità dell'assistenza sanitaria come un diritto fondamentale e non come un privilegio. Amici democratici, amici americani, è meraviglioso essere qui con voi stasera. C'è una nuova ondata di sfide che ci aspetta e se prenderemo la direzione giusta raggiungeremo la nostra destinazione: non una semplice vittoria per il nostro partito, ma il il rinnovamento della nostra nazione. A novembre la torcia sarà passata di nuovo ad una nuova generazione di americani. E vi prometto che il prossimo gennaio sarò in aula alla ripresa dei lavori del Senato degli Stati Uniti".

YES, WE CAN


"Io e Barack siamo stati educati con gli stessi valori: che devi lavorare sodo per ottenere ciò che vuoi nella vita, che la parola data è un vincolo, che se prometti qualcosa lo dovrai mantenere e che devi trattare ogni persona con dignità e rispetto anche se non sei d'accordo con loro".

Questo è un breve passaggio del discorso che Michelle Obama, la moglie di Barack, ha tenuto all'apertura della Convention Democratica che si sta svolgendo in questi giorni a Denver, nel Colorado. Un messaggio di speranza, di fiducia, di fede nei confronti non soltanto di un uomo che ama ma anche di un paese che vorrebbe veder cambiare. E considerando che - da che personalmente ho memoria - quel paese influenza tutto il mondo, anche noi dobbiamo seguire con attenzione cosa sta succedendo. Perché una nuova amministrazione repubblicana sarebbe un dramma anche per noi, per tutto il mondo, per tutti quelli che amano gli States e che magari nel corso di questi ultimi 8 anni non ci sono più andati per non trovarsi in un paese diverso da quello che hanno sempre sognato e conosciuto negli anni precedenti.

01/07/08

Alla faccia della sicurezza

Nei giorni scorsi si è espresso al Senato il voto della vergogna. La maggioranza ha votato compatta a favore della legge “blocca-processi”, piegando il capo al volere di S.B.

RIPORTO FEDELMENTE IL CONTENUTO DI UNA MAIL CHE MI E' ARRIVATA E CHE INVITO TUTTI COLORO CHE LA LEGGERANNO IN QUESTO SPAZIO A FARLA GIRARE. QUANTO PIU'POSSIBILE.
GRAZIE


Non credo che i cittadini che hanno votato la Lega o gli ex An si aspettassero dai rispettivi leader un tradimento della fiducia accordata con il voto del 13 e 14 aprile. Forse, e lo spero nel profondo, neanche gli elettori ex Forza Italia se lo aspettavano un decreto del genere.

Nessun cittadino si aspettava un decreto contro la loro sicurezza, esattamente come nel precedente governo nessuno si aspettava l’indulto. Semplicemente perché nessun cittadino lo aveva chiesto e nessuna forza politica lo aveva inserito nel proprio programma.

Ecco un elenco esaustivo dei reati che la giustizia deve obbligatoriamente “ignorare”.


- aborto clandestino
- abuso d’ufficio
- adulterazione di sostanze alimentari
- associazione per delinquere
- bancarotta fraudolenta
- calunnia
- circonvenzione di incapace
- corruzione
- corruzione giudiziaria – è quella per cui Silvio Berlusconi ha fatto questo decreto
- detenzione di documenti falsi per l’espatrio
- detenzione di materiale pedo-pornografico
- estorsione
- falsificazione di documenti pubblici
- frodi fiscali
- furto con strappo
- furto in appartamento
- immigrazione clandestina (“pensate, dopo tutte le menate che fanno con la storia dell’immigrazione clandestina, adesso sospendono i processi” – Marco Travaglio)
- incendio e incendio boschivo
- intercettazioni illecite
- maltrattamenti in famiglia
- molestie
- omicidio colposo per colpa medica
- omicidio colposo per norme sulla circolazione stradale vietata (“tutti quelli che stendono la gente per la strada ubriachi, bene quelli non li si processa” – Marco Travaglio)
- peculato
- porto e detenzione di armi anche clandestine
- rapina
- reati informatici
- ricettazione
- rivelazioni di segreti d’ufficio
- sequestro di persona
- sfruttamento della prostituzione
- somministrazione di reati pericolosi
- stupro e violenza sessuale
- traffico di rifiuti
- truffa alla Comunità Europea
- usura
- vendita di prodotti con marchi contraffatti
- violenza privata

Tutti questi, essendo puniti con pene inferiori ai dieci anni, vengono sospesi.

Per sospendere il processo di un cittadino, Silvio Berlusconi, l’Associazione Magistrati ha calcolato che ne verranno sospesi circa centomila.


Spero che tutti gli italiani onesti, che continuano a ritenere l'onestà un valore (indipendentemente dalle loro convinzioni politiche), scendano in piazza per protestare contro questa vergogna. Anche - e soprattutto - chi ha votato il centrodestra.

E magari se la fate girare anche voi, qualche altra coscienza si smuove

13/03/08




Siamo ormai abituati a sentirne di tutti i colori. Dalla bocca di questo essere (uomo mi sembra troppo) escono volgarità, falsità e orrori di goni tipo e ogni volta tu dici e pensi be' stavolta ha davvero toccato il fondo, non può fare di peggio. E lui nvece ogni volta ha la capacità di stupirti. Salvo poi smentire puntualmente (in genere avviene nel giro di 12 ore) quello che ha detto o fatto, o dare la colpa ai giornalisti che hanno capito male le sue parole (del resto sono una categoria di imbecilli) o ai magistrati che sono tutti comunisti e corrotti dalla sinistra (salvo quelli corrotti personalmente da lui che invece sono dei galantuomini). Questa settimana ci ha regalato un candidato di 74 (settantaquattro) anni (alla faccia dei giovani in parlamento!) fascista e fiero di esserlo, pluricondannato per truffe varie e finito in galera diverse volte (visto che gli inquisiti e i condannati non dovevano essere candidati nel nuovo corso della politica. E tu rimani senza parole e dici non è possibile, nemmeno la Santanché (che almeno non si nasconde e si presenta con "La Destra") è arrivata a tanto. E lui cosa ti dice 12 ore dopo? "E' un uomo simpatico come Aldo Fabrizi, un imprenditore capace e poi non è vero che è fascista, lo ha già smentito. I problemi dell'Italia sono altri: con tutti i rifiuti che ci sono a Napoli, suvvia siate seri...". Tu rimani attonito e basito e pensi che questo sia il vero fondo e invece lui il giorno dopo cosa fa? Fa una simpatica battuta ad una precaria che in tv gli chiede come possono due giovani senza posto fisso e senza reddito fisso mettere su famiglia lui cosa risponde? "Deve sposare mio figlio o il figlio di un altro come me e lei con quel sorriso può senza dubbio permetterselo (ridendo)!!!
Non ci credo, e invece è vero perché lo ribadisce anche più tardi quando il conduttore gli fa notare che non ce ne sono molti di figli come i suoi in giro e lui gli fa notare (sempre sorridendo e fiero di quel che dice) la sua posizione: quello è il consiglio migliore che può dare!
Chissà cosa ci riserva domani ... e dopodomani... e sabato... e domenica...

01/02/08

La bella FAMIGLIA italiana





Eccoli, la famiglia più bella, più corretta, più leale, coerente e onesta d'Italia, quella che rappresenta l'1,46% (uno virgola quarantasei per cento) degli italiani ma che per uno sgarbo personale ha fatto cadere un governo. Fantastici! Manca un solo componente al quadretto di famiglia, l'altro figlio, Pellegrino, ma anche lui è bello, corretto, leale, coerente e onesto. Fino a prova contraria.
Continuo a chiedermi come si possa dormire tranquilli, come ci si possa guardare ogni mattina allo specchio ed essere fieri di se stessi, come non ci si vergogni neanche un po' di fronte alla gente, quella che ti porta a dire in tv: "Io sono di Caserta, ho dato 6 voti a Mastella, è un farabutto, un voltagabbana...", come ci ha mostrato Blob in questi ultimi giorni. Ma evidentemente io, che non appartengo all'1,46% degli italiani di cui sopra, sono diversa.
Vi invito a leggere lo scritto che mi è arrivato questa mattina via e-mail e vi invito anche a ripensare all'intervista che ci hanno mostrato tutti i telegiornali d'Italia in cui il "povero" Elio (Mastella) veniva brutalmente e irriguardosamente aggredito dalla "Iena" Sortino (Alessandro). Lui sì, raccomandato dal padre che è stato per anni alla FIEG (Federazione italiana editori e giornali), non il povero Elio, laureato in ingegneria a 24 anni con 110 e lode e impiegato di settimo livello con uno stipendio di 1880 euro al mese, sì avete letto bene mille e ottocento ottanta euro al mese. Un poveraccio. E che iena quel Sortino, davvero un personaggio bieco, scorretto, maleducato e rosicone (come si dice a Roma). "Ma di che stiamo parlando", si chiedeva sconsolato e vessato il povero ingegnere "so tre lingue". Tutto questo lo abbiamo visto in tv, peccato però che non ci abbiano fatto vedere anche l'altra metà del servizio realizzato da Alessandro Sortino il raccomandato, che Mediaset si è ben guardata dal trasmettere nel programma per cui era stato realizzato ("Le Iene", appunto), portando Sortino alle dimissioni. Sarebbe stato bello e interessante, oltre che giusto, sentire cosa contestava la "Iena" Sortino al "povero" Mastellino. Ma non ce lo hanno fatto vedere, né sentire. Forse gli contestava quello che è stato riportato nella mail di cui vi parlavo sopra e che vi riporto integralmente qui di seguito. Invitandovi, ovviamente, a farla girare tra i vostri amici e conoscenti, che siano di destra, di sinistra, di centro o apolitici.


Il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo hanno due figli, Elio e Pellegrino. Pellegrino è sposato a sua volta con Alessia Camilleri. Una bella famiglia come le altre, ma con qualcosa in più.
Per sapere cosa, partiamo dal partito di Clemente che, come i più informati sanno, si chiama Udeur. L'Udeur, in quanto partito votato dall'1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato con denaro pubblico. Si chiama "Il Campanile", con sede a Roma, in Largo Arenula 34. Il giornale tira circa 5.000 copie, ne distribuisce 1.500, che in realtà vanno quasi sempre buttate. Lo testimoniano il collega Marco Lillo dell'Espresso, che ha fatto un'inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a due passi dal parlamento, sia un'altro nei pressi di Largo Arenula. Dice ad esempio il primo: "Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho
mai venduta una, vanno tutte nella spazzatura!".
A che serve allora -direte voi- un giornale come quello?
Serve soprattutto a prendere contributi per la stampa.
Ogni anno Il Campanile incassa 1.331.000euro. E che fara' di tutti quei soldi, che una persona normale non vede in una vita intera di lavoro? Insisterete ancora voi. Che fara'? Anzitutto l'editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con
un giornalista di grido, un giornalista con le palle, uno di quelli capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un opinionista, insomma. E così ha fatto. Un contratto da 40.000 euro all'anno. Sapete con chi? Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all'Ordine dei Giornalisti, opinionista e anche segretario del partito. Ma è sempre
lui, penserete! Che c'entra? Se è bravo! Non vogliamo mica fare discriminazioni antidemocratiche. Ma andiamo avanti.
Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente. Quindi sarà necessario spendere qualcosa per i viaggi. Infatti Il Campanile ha speso, nel 2005, 98.000 euro per viaggi aerei e trasferte. Hanno volato soprattutto Sandra Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell'ordine. Tra l'altro, Elio Mastella è appassionato di voli. Era quello che fu beccato mentre volava su un aereo di Stato al gran premio di F1 di
Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella sua veste di amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli. Ed Elio Mastella, che ci faceva sull'aereo di Stato? L'esperto di pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva!
Quindi, tornando al giornale. Le destinazioni. Dove andranno a fare il loro lavoro i collaboratori de Il Campanile? Gli ultimi biglietti d'aereo (con allegato soggiorno) l'editore li ha finanziati per Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere papà e mamma a Cortina, alla festa sulla neve
dell'Udeur.
Siamo nell'aprile del 2006. Da allora -assicura l'editore- non ci sono
più stati viaggi a carico del giornale. Forse anche perché è cominciata la curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si avvicinava ai conti de Il Campanile.
Ve lo ricordate il magistrato De Magistris? Quello a cui il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l'inchiesta? Ve lo ricordate? Bene,proprio lui!
Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine.Infatti Il Campanile ha speso 141.000euro per rappresentanza e 22.000euro per liberalità, che vuol dire regali ai conoscenti. Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del Casale, aziende di Summonte, il paese dei cognati del ministro: Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale Giuditta.
Ma torniamo un attimo agli spostamenti. La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata) di proprietà di Pellegrino Mastella fa benzina per 2.000euro al mese, cioè una volta e mezzo quello che guadagna un metalmeccanico. Sapete dove? Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta proprio dietro l'angolo della villa del Ministro, quella con il parco intorno e con la piscina a forma di cozza. E sapete a chi va il conto? Al giornale Il Campanile, che sta a Roma. Miracoli dell'ubiquità. La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sede del giornale.
A quanto è stata comprata dal vecchio proprietario, l'Inail, e a quanto è stata affittata all'editore, Clemente Mastella. Chi l'ha comprata, chiedete? Due giovani immobiliaristi d'assalto: Pellegrino ed Elio Mastella.
Mauro Montanari-Corriere d'Italia/News ITALIA PRESS

>> BISOGNA FARLE GIRARE STE COSE x TUTTI SIA A DESTRA CHE SINISTRA...
>
>> GRAZIE


Ringrazio il collega Mauro Montanari che si è dato la bega di informarci di tutto ciò e aspettiamo con ansia la favola della compravendita.
E intanto Alessandro Sortino è il "raccomandato" e i giornali fatti dai giornalisti professionisti, bravi seri e professionali (come Sortino) senza finanziamenti dello Stato chiudono per mancanza di soldi. E' proprio vero povero ingegnere "so tre lingue", ma di che stiamo parlando?
Che bel paese l'Italia!

25/01/08

Che classe... (2): ma non si vergognano?


Ma non si vergognano neanche un po', ad esempio quando si rivedono in televisione o sulle pagine dei giornali, "immortalati" da centinaia di telecamere e macchine fotografiche? Non hanno un minimo di pudore? Non pensano che si trovano in una sala istituzionale (la più importante, peraltro) e non in curva allo stadio o all'osteria?
Ieri abbiamo assistito a uno dei punti più bassi (ma ce ne saranno ancora tanti altri e sempre peggio, temo, anzi ne sono convinta) della civiltà italiana. Quando Nuccio Cusumano, un senatore dell'Udeur (il partito di Mastella per intenderci quindi eletto con il centrosinistra) ha dichiarato in aula"Per questo, in solitudine, voto la fiducia al governo Prodi", è stato assalito, insultato, umiliato volgarmente e sarebbe stato perfino picchiato se non fossero intervenuti i commessi del Senato. Tutto questo non da un gruppetto di ultrà usciti dallo Stadio Olimpico e intordottisi con l'inganno in Senato, ma dai suoi stessi colleghi, dal suo capogruppo al Senato: un uomo coi capelli bianchi, quindi con un'età che proporzionalmente dovrebbe portare anche saggezza, decoro ed educazione. "Pezzo di merda, traditore, cornuto, frocio", questi solo alcuni degli epiteti lanciati da tal Tommaso Barbato (il capogruppo di cui sopra), il quale si è anche scagliato verso Cusumano, cercando di mettergli le mani addosso. Non c'è riuscito per l'intervento dei commessi e di altri senatori. In compenso però gli ha sputato! Sì, gli ha sputato uno dei gesti più volgari, offensivi, infimi, disgustosi e schifosi che possa fare un uomo per strada figiuriamoci in Senato. Ma non contento di questa sua edificante performance, Barbato in un'improvvisata conferenza stampa ha avuto il coraggio di dire che non solo non aveva sputato a Cusumano, ma non l'aveva neanche aggredito!!! Ma lo sa Barbato, cosa significa in italiano aggressione? Evidentemente no, allora prendendo il dizionario Garzanti cito: aggressione= attacco, assalto improvviso.
E' riuscito a dichiarare: "Non l'ho aggredito, certo non l'ho trattato bene. D'altra parte ha votato contro le decisioni dell'ufficio politico e quindi è un traditore".
Cusumano traditore? Lui che ha semplicemente dato fiducia alla coalizione che lo aveva portato in Senato? Allora riprendo in mano il Garzanti e cito: tradimento = il tradire, l'essere tradito ' alto tradimento, (dir.) delitto contro lo stato o le persone che lo rappresentano ' a tradimento, con l'inganno.
Mastella, il campione del mondo dei voltagabbana, ha voluto precisare: "Tradimento atroce", quello di Cusumano.
Ovviamente i gentiluomini in Senato non mancano: c'è chi ha stappato bottiglie di spumante (Gramazio, Alleanza Nazionale), chi ha gridato a Cusumano "mafioso e squallida checca" (Nino Strano, Alleanza Nazionale), chi ancor si è messo a mangiare, rigorosamente con le mani come si conviene ad un essere civilizzato, pezzi di mortadella, riempiendosi la bocca e mostrandosi orgoglioso alle telecamere (di questo al momento di scrivere non ricordo il nome, ma lo scprirò).
Questi sono gli "onorevoli", questi sono gli uomini perbene, i "signori", quelli che portano giacca e cravatta e quindi sono rispettabili e distinti. Sono la classe dirigente dell'Italia! Quelli che decidono, ad esempio, quanto dobbiamo pagare di tasse, noi (ovviamente) non certo loro. Sono quelli che vanno in chiesa a pregare e fare la comunione, che vanno in piazza a manifestare contro i diritti civili (le unioni di fatto per esempio) e a manifestare solidarietà al papa perché loro sono buoni e bravi.
Distinti lo sono sicuramente: da me che ormai nutro il più profondo disprezzo nei confronti di questi cialtroni, arroganti, viziati, viziosi, pusillanimi.
Per fortuna di Cusumano (per il quale non nutro alcuna simpatia personale, ma al quale va tutta la mia solidarietà e la mia gratitudine per avere comunuqe tenuto fede al suo impegno politico) alla fine di questa memorabile giornata è stato espulso dall'Udeur per "indegnità politica". Lui? Fantastico...
A questo punto spero solo che i magistrati riescano a portare a termine il processo contro la signora Mastella e il suo degno consorte, per vederli (se non in galera) almeno agli arresti domiciliari. Sempre che siano colpevoli, si intende (???!!!???)

22/01/08

Che classe...

Che belli i politici italiani. Che bella classe "dirigente" che abbiamo. Che concretezza, che coerenza, che lealtà, che stile che hanno. Davvero encomiabili e ammirevoli. Tutti pronti a sfilare per il "family day" (perché poi non possono dire giorno della famiglia, non riesco a capirlo) e per il "papa day" (idem come sopra) con i loro bei divorzi, i loro figli extra-matrimonio, le loro prostitute personali fatte andare a prendere con le macchine di servizio (pagate da noi contribuenti) e ricevute negli uffici e infine anche premiate con un bel programma televisivo domenicale dove vengono presentate anche come "vittime sacrificali" di un sistema vergognoso, le loro cameriere-amanti con le quali vengono sorpresi a letto da un rientro imprevisto della propria "compagna ufficiale" (che devono poi sposare in fretta e furia per non incorrere nelle ire, ovvero vendette di qualche suocero potente). Con i loro diritti civili ben regolarizzati, per loro ma non per noi comuni cittadini che paghiamo pure le tasse e che non vedremo mai una legge sulle coppie di fatto, etero o omo che siano. Tanto loro in parlamento ce l'hanno già, perché sbattersi per il bene e i diritti di chi magari li ha anche votati? Con chi sta "all'opposizione" e dovrebbe rappresentare i cittadini democratici che dice che in fondo gli uomini politici vanno giudicati per il loro impegno e non per la loro vita privata: ma come, uno si fa baluardo della famiglia come vincolo sacro, imprescindibile per essere ammesso nella società dei giusti, urla contro chi vive - nel peccato - more uxorio, con chi ha rapporti sessuali prima del matrimonio e poi che fa? Ha un divorzio, una nuova moglie, convive con un'amante ufficiale e poi, già che c'è, si sbatte pure la cameriera che come diceva Totò è sempre 'bbona ("... a me me piace la serva, la serva serve..."). Tralasciando poi quelli che cotinuano a rappresentare alcuni cittadini italiani in parlamento pur essendo stati condannati IN VIA DEFINITIVA. Non sono loro i delinquenti, sono i giudici che li hanno condannati, manipolatori, mistificatori della realtà, dittatori e pure comunisti.
Belli, davvero, seri, da votare senza ombra di dubbio alle prossime elezioni.
E meno male che sono i giornalisti ad essere una casta...
Piuttosto che farmi rappresentare da questa classe politica divento apolide.

08/01/08

L'attenzione distratta

Inaugurazione mostra: 12 gennaio 2008 ore 19:00
Luogo: LaPortaBlu Gallery
Indirizzo: Arco degli Acetari 40 , 00186 Roma
Durata: 12 gennaio al 26 gennaio 2008 orari: dalle 17:00 alle 20:00 dal Martedì al Sabato

Progetto espositivo di Maurizio Semplice, a cura di Fabrizio Pizzuto

Si inaugura il 12 gennaio 2008, alle ore 19 negli spazi espositivi della Porta Blu Gallery in via Arco degli Acetari n 40 (prima traversa a sinistra di via del Pellegrino), la mostra L’attenzione distratta, di Maurizio Semplice.

Per la ripresa dell’attività della Galleria, nell’anno 2008, abbiamo pensato come primo evento, di esporre i lavori dell’artista eclettico Maurizio Semplice. Proveniente dalla narrativa, dalla fotografia e dalla fumettistica, Semplice, da qualche tempo ha iniziato a dedicarsi alla produzione di oggetti dal significato “straniante”. Con un balzo semiotico, molto simile a quello del suo humour letterario, egli ottiene uno stravolgimento di senso e di significato, che sposta, letteralmente, l’attenzione; niente nelle sue operazioni è quello che sembra, gli oggetti stravolgono il proprio ruolo e negano la propria utilità, incanalandosi in tutt’altro discorso. L’attenzione distratta, ovvero, è quella che noi doniamo nel sovra-pensiero, che ci fa sbagliare la percezione e volare, perfino semioticamente, nel senso profondo, al di là della parola e dell’oggetto; si tratta del momento in cui una parola si lega immotivatamente o insensatamente al non-pensiero della distrazione, e svela contraddizioni insite in se stessa. Uscendo dalle sue installazioni si ha voglia di vedere il nascosto, il recondito, ma per farlo non bisogna soffermarsi, bisogna “essere” attentamente distratti. Scavalcare l’epistemologia è, a mio avviso, dentro ad un opera d’arte come giocare col vuoto, e col nulla, ossia cercare la rappresentazione, o il simbolo, al di là del soggetto: nella struttura. Nell’installazione che presentiamo perfino il terribile è divertente, ma nel suo essere divertente è di nuovo terribile, anzi “più” terribile… questo avviene, ad esempio, nell’offertorio con articoli di giornale. Quello che abbiamo voluto ricreare è un vero e proprio Ricevimento, con tanto di Marriage, di offertorio, di resti inutili da gettare, e di “credenza”… ma nulla è come sembra, tutto è rianalizzato; ovvero somiglia a ciò che dovrebbe essere, ma ad uno sguardo “attento”, tutto è veicolo semiotico per dire. Perfino l’arredamento, o, ad esempio lo studiolo, o il buffet, portano ad un discorso, un discorso che sfocia nel sociale, nella contestazione, nell’ironia politica, nell’analisi, ma che viene fuori solo dopo, una volta terminata la passeggiata all’interno, e una volta ripresi dall’attenzione distratta.



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LaPortaBlu Gallery
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03/01/08

Il fondamentalista riluttante



Bello, bellissimo. Soprattutto per chi ha amato l'America (come me) e continua in qualche modo ad amarla (in misura sempre minore). Un romanzo scritto da un giovane autore pakistano (Mohsin Hamid) che raconta l'ascesa di un suo simile nella New York pre 11/9. Un ragazzo che arriva da Lahore, si laurea con il massimo dei voti a Princeton, diventa il miglior analista finanziario dell'azienda che lo assume. Una storia che - se fosse stata scritta da un occidentale - avrebbe molto probabilmente portato al classico lieto fine: una carriera sempre più sfolgorante, una bella famiglia con tanti figlioletti, una splendida casa con vista su Central Park. Ma Hamid è pakistano, e pur amando l'America a dismisura (proprio come ho fatto io), dopo l'11/9 capisce che qualcosa si è incrinato irrimediabilmente e neanche troppo lentamente si spacca. Le considerazioni di Hamid sono di una lucidità e di una chiarezza esemplari, l'analisi anche politica che fa degli Stati Uniti è profonda seppur sintetica. Fatta da uno che li conosce bene, gli Stati Uniti e gli americani. Alla fine l'epilogo è quello che non ti aspetti, o forse sì. Il risultato è un romanzo breve ma intenso, che io consiglierei soprattutto a tutti coloro che hanno amato gli USA e continuano ad amare la loro parte migliore, quella della musica, della letteratura, del cinema, dell'arte. Quella progressista che ci ha fatto respirare un'aria di libertà che nemmeno immaginavamo, che ci ha fatto conoscere poeti e scrittori che ci hanno aperto la mente, che ci ha fatto amare la strada come sinonimo di vitalità, che ci ha fatto vivere e gioire con la sua musica. Quella migliore, per intenderci. Quella che ancora oggi, nonostante tutto, continuo a sognare. A sognare che ritorni.
P.S. Anche io avrei fatto quello che ha fatto Changez

Il fondamentalista riluttante, di Mohsin Hamid (Einaudi), pagg. 134, € 14,00

02/01/08

L'anno che vorrei

Esaurita anche la settimana dei festeggiamenti a tutti i costi (in tutti i sensi), eccoci di nuovo pronti ad affrontare un nuovo anno in maniera normale (più o meno).
C'è chi ha già fatto la lista dei buoni propositi (che verranno puntualmente disattesi), chi si aspetta il miracolo, chi teme la stangata e il disastro economico.Personalmente, non ho fatto alcuna lista di propositi e non mi aspetto nulla, né miracoli né disastri. A che serve preoccuparsi prima di qualcosa che eventualmente può accadere? Perché stare lì a pensare al futuro vanificando comunque il presente? Credo che il punto sia proprio questo: a furia di pensare al futuro, nessuno si gode più il presente, ovvero la vita. Per cui credo che sia molto meglio concentrarsi e godersi (nel bene e nel male) il presente, senza pensare né al futuro, né tantomeno al passato, zavorra ancora più pesante della paura del futuro.
L'anno che vorrei, insomma, è un anno al presente dove io possa essere sempre presente per tutti i 366 giorni che ci aspettano, in tutti i settori della vita.