14/01/10

NINE: esaltazione e omaggio al genio italiano


NINE di Rob Marshall
Con Daniel Day-Lewis, Nicole Kidman, Penelope Cruz, Sophia Loren, Marion Cotillard, Judi Dench, Kate Hudson, Fergie


Bello, bello, bello: questo è proprio un film che appena finito ti vien voglia di rivederlo subito. E’ vivace, moderno, nuovo, innovativo pur essendo ambientato e pur parlando degli anni ’60. E’ pieno di colori, di musica, di canzoni, di cambi di scena e di scene che si sovrappongono l’una sull’altra. Esaltazione e omaggio al genio, allo stile e al fascino italiano, ovvero esaltazione e omaggio a Federico Fellini, e alla sua visione onirica del cinema e della realtà. Ma anche ritratto impietoso dell’uomo italiano. Geniale sì (molto pochi peraltro) ma anche perennemente vittime delle proprie madri, irrecuperabili bugiardi, impenitenti donnaioli, eternamente bambini, fondamentalmente insicuri. Non fa eccezione Guido Contini, il protagonista interpretato da uno splendido Daniel Day-Lewis, regista cinematografico alle prese con una crisi d’ispirazione e conseguente crisi matrimoniale. Ma al di là della storia il film è un tripudio di immagini e di musica (scritta da Andrea Guerra), di donne bellissime, affascinanti, fatali, ognuna a modo suo, anche la prostituta Saraghina (interpretata da Fergie la cantante dei Black Eyed Peas) che insegna i primi rudimenti erotici al piccolo Guido.
Tutte le donne si innamorano di lui e lui ricambia questo amore incondizionato, con incondizionata infedeltà. Su tutte veglia e sorveglia la mamma scomparsa (ovviamente Sophia Loren) ma sempre presente. Straordinari gli attori a cominciare dal già citato Day-Lewis: carisma, fascino e bellezza a profusione e quel pizzico di ostentata fragilità che fa sciogliere l’universo femminile, anche se poi nella vita reale Daniel non ha risparmiato colpi ferali alle sue donne (basti ricordare la fine della storia con Isabelle Adjani comunicata – si narra – a mezzo fax). Parlando delle attrici, sono tutte perfette nel loro ruolo, in un cast che sembra la nazionale di Hollywood: Nicole Kidman, algida e statuaria (la preferita), Penelope Cruz, istintiva e selvaggia (l’amante), Marion Cotillard, discreta e riservata (la moglie), Judi Dench, determinata e all’occorrenza impietosa (la costumista amica fidata), Kate Hudson, prorompente e sicura di sé (la giornalista di Vogue), Sophia Loren, saggia e ieratica (la madre), icona quest’ultima non soltanto del cinema italiano in America e nel mondo, ma anche della italica femminilità soprattutto nell’immaginario collettivo made in USA. Insomma, la presenza di Sophia Loren in questo film sembra quasi un sigillo, un marchio di garanzia sul film stesso, Del resto chi meglio della Loren poteva recitare questo ruolo? Le attrici di “Nine” sono però tutte bellissime e tutte bravissime anche nel cantare e nel ballare. In Italia sarebbe impensabile, ed evidentemente è impossibile, mettere insieme nello stesso film tante primedonne. E poi ci sono gli italiani, perché “Nine”, va detto, è tutto girato in Italia. In veste di eccellenti comprimari compaiono man mano Valerio Mastandrea nei panni del concierge di un Grand Hotel, Elio Germano, assistente preciso e puntuale del regista, Ricky Tognazzi, il produttore che impazzisce dietro alle fughe di Contini, Giuseppe Cederna, segretario di Tognazzi, Martina Stella, amante del produttore che diventa – ovviamente – attrice, Monica Scattini, sciatta proprietaria di una squallida pensioncina, Remo Remotti, inimmaginabile (fino a oggi) cardinale, Roberto Citran, medico moralista. Tutti a recitare in un inglese impeccabile e sorprendente. Fondamentale vedere il film in lingua originale, magari avvalendosi dei sotttotitoli, perché è bellissimo seguire i continui passaggi dall’inglese all’italiano, e anche ascoltare i nostri attori che recitano in inglese ma soprattutto sentire Daniel Day Lewis che per interpretare la parte del regista italiano parla (lui britannico al 100%) con uno spiccato accento nostrano. Anche questo è l’ennesimo segno della grandissima professionalità degli attori stranieri. Ma questa volta anche i nostri fanno una bella figura.

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